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Berlusconi: 'Al di là della candidabilità io sarò lo stesso in campo"

Silvio Berlusconi, ospite di 105 Matrix su radio 105, suona la carica

Berlusconi: 'Al di là della candidabilità io sarò lo stesso in campo"

"Dopo 5 anni di attesa spero che in tempi brevi la corte accolga il mio ricorso, ma indipendentemente dalla candidabilità sarò in campo per portare il centrodestra alla guida del paese". Silvio Berlusconi, ospite di 105 Matrix su radio 105, suona la carica.

"Oggi il pericolo grave è quello rappresentato dai cinque stelle. Di fronte a questo pericolo dei cinque stelle, il Pd non può essere più un'alternativa credibile. Sono convinto che i cinque stelle verranno sconfitti e gli italiani mi daranno fiducia, ci daranno fiducia", assicura il leader di Forza Italia. Che poi aggiunge: "I nuovi eletti 5stelle sono persone che nella vita non hanno mai realizzato nulla. L'87 per cento dei parlamentari grillini prima di entrare alle Camere non faceva nemmeno la dichiarazione dei redditi, non aveva mai lavorato. Hanno un programma tutto fondato sull'invidia verso il ceto medio e gli imprenditori, un programma che vuole massacrare di tasse il ceto medio, con una imposta sul patrimonio, sul gruzzolo che vogliamo lasciare ai nipoti o ai figli, e vogliono lasciarlo con una imposta al 55 per cento, un programma che prevede di tassare la prima casa. Di fronte a questo pericolo il Pd di Renzi non può essere un argine efficace, rappresenta la continuità di governi che non sono riusciti a fare uscire l'Italia dalla crisi".

"Mi dispiace per l'Ema"

Berlusconi commenta poi la disfatta sull'Ema, persa al sorteggio finale. "Oggi purtroppo il nostro Paese non ha più lo stesso prestigio e lo stesso peso che aveva con noi in Europa e nel mondo, purtroppo. Mi dispiace molto che Ema non sia stata assegnata al nostro Paese: non è soltanto questione di prestigio, erano in gioco investimenti e migliaia di posti di lavoro. Da milanese mi dispiace ancora di più. Al sapore della sconfitta si aggiunge la beffa del sorteggio. Bisogna trarne qualche lezione utile per il futuro del nostro paese e del nostro modo di stare in Europa. Il mio governo era riuscito ad ottenere per l'Italia la presidenza della Bce e le amministrazioni di centrodestra hanno portato a Milano l'Expo".

"Immigrazione di massa grave pericolo"

"Una immigrazione di massa nel nostro Paese e nel nostro Continente è un grave pericolo", ha detto il leader azzurro. Che poi ha aggiunto: "Una volta in una tribù del Congo in cui costruivo un ospedale per bambini mi sono trovato davanti un ragazzo che mi ha detto che sentiva come un dovere venire da noi in Italia. Tutti i Paesi del benessere devono mettere in campo una operazione Marshall per offrire a questi paesi la possibilità di far crescere le loro economie".

"Errore prendersela con gli stranieri"

"È un errore, come ho sentito fare a qualcuno, prendersela con gli stranieri. Ma vanno fatti crescere anche i campioni italiani. Nel mio Milan i campioni stranieri erano affiancati dagli italiani", ha detto Berlusconi riferendosi alle parole di Matteo Salvini sulla Nazionale dopo la sconfitta Italia-Svezia. "Le società dovrebbero utilizzare i campioni stranieri per far crescere i calciatori italiani, e non per sostituirli. Nel mio Milan campioni stranieri come Gullit e Van Basten, Rijkaard, Shevchenko, Kakà, Ibrahimovic, erano sempre affiancati da campioni italiani di assoluto valore: basti ricordare Baresi, Costacurta, Tassotti, Maldini, Inzaghi, Gattuso e tanti altri nazionali italiani". In merito alla dirigenza della Figc poi ha affermato: "Le dimissioni di Tavecchio e l'allontanamento di Ventura erano scelte inevitabili. Anche il calcio, come tante altre cose in Italia, è bene che riparta da zero.

Sarebbe però sbagliato se facessimo di Tavecchio o Ventura i soli colpevoli".

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