Elezioni Regionali in Sicilia

Berlusconi sbarca in Sicilia: "Una rivoluzione pacifica"

Il messaggio del leader Fi per le Regionali sull'isola «Da lì per cambiare l'Italia, i grillini sono incapaci»

Berlusconi sbarca in Sicilia: "Una rivoluzione pacifica"

Ad Arcore Silvio Berlusconi pianifica la discesa in Sicilia per la campagna elettorale delle regionali del 5 novembre. Punta soprattutto a catturare più consensi possibile nell'area grigia del non voto, valutata nel 53% e a deviare verso Forza Italia il voto di protesta che tende al M5S.

In un videomessaggio su Facebook, il Cavaliere promette di ribaltare l'isola dalle radici, prima di iniziare la stessa operazione per tutto il Paese, dice ai siciliani: «È vostro assoluto interesse andare a votare».

Il leader di Fi carica il voto di un significato che va al di là dell'isola. «C'è davvero molto da cambiare in Sicilia - dice - ma anche in tutta l'Italia. C'è bisogno di una vera e propria rivoluzione. Una rivoluzione pacifica ma profonda, che cambi alla radice il funzionamento dello Stato in tutte le sue articolazioni. A cominciare proprio dalla Sicilia. Io vi prometto di realizzare questa rivoluzione. Posso prometterlo perché dalla nostra abbiamo la capacità, l'esperienza, la serietà, le persone e i programmi per farlo davvero».

Le previsioni che il Cavaliere ha in mano non sono trionfalistiche, ma ottimistiche sì: danno il candidato-governatore del centrodestra unito Nello Musumeci a 5-6 punti di vantaggio su Giancarlo Cancelleri del M5S, che è in giro per l'isola con Luigi Di Maio. La partita è a due, perchè il concorrente del Pd Fabrizio Micari, ieri a Catania con Matteo Renzi, viene dato fuori gioco. Ma Musumeci ha bisogno dello sprint finale, così il leader di Forza Italia ha evitato di sovrapporsi a Matteo Salvini, da domenica in Sicilia («Conosce bene le regole della comunicazione - spiega uno dei suoi più stretti collaboratori- e sa che non è utile dividere i tempi dell'informazione tra due leader dello stesso fronte») e sarà a Palermo martedì sera, il giorno dopo parteciperà all'incontro al teatro Politeama e ripartirà il 2.

Conta sull'«effetto-annuncio», perché pare che il 20 per cento degli elettori neppure sappia che si andrà alle urne, e conta sul suo appeal personale per smuovere gli indecisi e orientare lontano dal M5S il voto di protesta.

«Le scelte che avete davanti - dice, dalla scrivania bianca di Arcore - sono semplici: il non voto, il voto di protesta, o quello di cambiamento». E aggiunge: «Molti di voi sono arrabbiati, delusi, si sono rassegnati o hanno deciso di non andare neppure a votare. Li capisco, sono arrabbiato anche io». Ma il leader azzurro a questo punto si rivolge proprio ai potenziali elettori grillini e avverte: «Non fatevi ingannare da chi non ha esperienza né capacità, come provato da Roma e Torino, le città in cui hanno responsabilità di governo. Pensateci bene: restando a casa andrete contro il vostro interesse, quello dei vostri figli, quello della Sicilia.

Per questo vi dico: date a Forza Italia la vostra fiducia, il vostro voto, per cambiare insieme la Sicilia, per cominciare dalla Sicilia a cambiare l'Italia».

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