Politica

Business dell'accoglienza, arrestato ex deputato Udc

Accusato di bancarotta e intestazione fittizia. Nel 2016 patteggiò per concorso esterno

Foto di archivio
Foto di archivio

Nel 2006 aveva patteggiato 18 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa. Ora Onofrio Fratello, ex deputato regionale con l'Udc in Sicilia, è finito in arresto con l'accusa di intestazione fittizia di beni e bancarotta fraudolenta relativa alle sue quattro cooperative che si occupavano dell'accoglienza dei migranti ad Alcamo, nel Trapanese.

Secondo l'accusa Fratello utilizzava una serie di prestanomi, tra i quali il fratello Salvatore, per intestargli quote e cariche sociali delle cooperative. Con lui sono finiti agli arresti due suoi stretti collaboratori, mentre al fratello è stato notificato un obbligo di dimora. Altre sei le persone finite sotto indagine.

Nel 2005 l'ex deputato regionale fu coinvolto nell'operazione Peronospera e patteggiò una condanna a diciotto mesi per concorso esterno, ammettendo un "costante contatto con i vertici della cosca mafiosa di Marsala, nella persona del reggente Natale Bonafede, nonché con altri esponenti di spicco di Cosa nostra".

Grazie ai prestanome avrebbe occultato i proventi delle sue attività.

La legge prescrive ai condannati per reati di mafia di comunicare tutte le variazioni patrimoniali.

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