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E Renzi anticipa il rientro dal Golfo

E Renzi anticipa il rientro dal Golfo

Roma Era partito contento di uscire dall'agone politico dalla porta di servizio in un momento in cui vince chi si espone di meno. E ora è altrettanto felice di avere una buona scusa per anticipare il ritorno. Ieri pomeriggio Matteo Renzi era al suo posto di senatore a Palazzo Madama per ascoltare l'intervento di Paolo Gentiloni a proposito della crisi siriana. Renzi ha insomma anticipato il suo ritorno dal Qatar, dove era arrivato pochi giorni fa, ufficialmente per fare la sua parte di parlamentare responsabile e sensibilmente preoccupato della crisi internazionale. In verità per ricomporre - per quanto possibile - il dibattito interno al suo partito, dopo le «aperture» avanzate da Calenda e da Martina nei giorni scorsi, nei giorni appunto della sua presenza a Doha, dove era stato invitato a partecipare all'inaugurazione della nuova National Library.

Aperture che, secondo le indiscrezioni uscite sui giornali, porterebbero addirittura la stessa firma dell'ex segretario. Aperture poi immediatamente smentite dai suoi più stretti collaboratori. Resta comunque da ascrivere anche all'ex segretario la «vittoria collettiva» per lo spostamento dell'Assemblea del partito a dopo l'insediamento del nuovo governo.

I suoi collaboratori, intanto, hanno fatto sapere che la ragione del viaggio in Qatar non era solo quella di accettare l'invito all'inaugurazione della nuova biblioteca nazionale. In agenda anche un confronto con l'emiro Tamim bin Hamad al-Thani. E poi incontri di lavoro. Come la visita all'amministratore delegato di Qatar Airways Akbar Al Baker, che ha firmato l'acquisizione da parte della sua compagnia aerea della nostra Meridiana.

Cui è seguito un altro colloquio di tutto rilievo: quello con i vertici della Qatar Foundation, tra i principali investitori del Mater Olbia, il nuovo complesso ospedaliero del quale proprio in questi giorni si sta discutendo il destino nel Consiglio comunale della città sarda.

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