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M5s allergico alla democrazia

Il problema dei grillini è che scambiano i giornalisti per addetti stampa, li vorrebbero tutti a pendere dalle chat di Rocco Casalino

M5s allergico alla democrazia

Se non fossero No Vax verrebbe il dubbio che i Cinque Stelle si siano vaccinati in massa contro la democrazia. Altrimenti non si capisce questo continuo e ossessivo accanimento contro le regole più basilari della società liberale. Un martello pneumatico, un assalto da più fronti: nei giorni pari Casaleggio dice che bisogna abolire il Parlamento, in quelli dispari Grillo gli fa eco sostenendo che la democrazia è superata. E nel frattempo dal blog delle Stelle, gazzetta ufficiale del Di Maio pensiero, volano palle di cannone contro i giornalisti italiani, trattati come un'erbaccia da estirpare. La loro imperdonabile colpa? Non essere dei gazzettieri dei Cinque Stelle. E, dunque, aver osato scrivere che il taglio dell'Air Force Renzi non è esattamente la medicina che guarisce il nostro Stato da tutti i suoi mali, ma piuttosto una gigantesca e grossolana operazione di maquillage. Una passata di cerone sulle beghe interne al governo. Così finiscono alla gogna Alessandro Sallusti, Vittorio Feltri, Lucia Annunziata e Mario Calabresi. Gruppo tanto eterogeneo da smascherare con evidenza la malafede pentastellata.

Il problema dei grillini è che scambiano i giornalisti per addetti stampa, li vorrebbero tutti a pendere dalle chat di Rocco Casalino e quando qualcuno osa muovergli una critica vengono loro le bolle. Sono democraziofobi, allergici a tutto ciò non sia uno specchio che rifletta la loro stessa immagine.

Senza pudore e senza coscienza di se stessi ieri scrivevano così sul loro sito ufficiale: «In tutto il mondo libero i giornalisti fanno le pulci al potere, tranne che in Italia». E chi è il potere in Italia? Chi sta al governo. E chi sta al governo? Loro. Ecco appunto, sembra un delirio ma invece è solo l'ennesimo e lucido tentativo di censura. Coerente con la filosofia dei Cinque Stelle. Se qualcuno avesse qualche dubbio basta leggere l'intervista di Beppe Grillo alla trasmissione statunitense GZeroworld, pubblicata ieri sul suo blog: «Dobbiamo capire che la democrazia è superata. Che cos'è la democrazia quando meno del 50 per cento va a votare. Se prendi il 30 per cento del 50 per cento, hai preso il 15 per cento (A, e quindi cosa ci stanno a fare i grillini accampati in tutti i ministeri? Sono degli abusivi?, nda) Oggi sono le minoranze che gestiscono i paesi (B, quindi i Cinque Stelle sono una minoranza che si impone sulla maggioranza degli italiani?, nda) Probabilmente la democrazia deve essere sostituita con qualcosa d'altro, magari con un'estrazione casuale».

Ricapitoliamo: Casaleggio odia il Parlamento, Grillo la democrazia e Di Maio i giornalisti che lo criticano. Non serve scomodare i Ris per capire cosa sta succedendo, basta la sintassi, logica e infallibile, di Agata Christie: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova».

Occhio: questi con la scusa della democrazia diretta fanno fuori per direttissima la democrazia.

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