Cronache

Migranti, la mossa del Viminale Polizia al confine con la Francia

È scontro dopo l'ultimo sconfinamento della gendarmeria Parigi: «Respingimento concordato». Ma Roma smentisce

Migranti, la mossa del Viminale Polizia al confine con la Francia

È ancora braccio di ferro tra Italia e Francia sulla questione dei migranti lasciati alla frontiera, nella zona di Claviere, da gendarmi d'oltralpe. Sulla vicenda è intervenuto ieri anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, il quale ha puntualizzato: «È inaccettabile, la Francia non può pensare di avere a che fare con un Paese di serie B. C'è un po' la mentalità da invasione napoleonica, queste cose non devono accadere più». E poi, parlando a margine anche della vicenda Fincantieri, ha tenuto a precisare: «L'Europa deve essere della collaborazione, non di chi cerca di sopraffare un Paese sull'altro». Ieri Parigi aveva replicato al video postato dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini, dicendo che «mostra una procedura di non ammissione alla frontiera del tutto conforme alla prassi concordata tra la polizia francese e la polizia italiana, nonché al diritto europeo».

Per le autorità d'Oltralpe sarebbe un normale respingimento. Il filmato diffuso dal vicepremier ne riporterebbe in realtà uno di tre migranti «fatto da un mezzo della polizia di frontiera francese, esattamente alla demarcazione del confine franco-italiano, come si vede dal cartello», come specificato la prefettura francese del dipartimento delle Alte Alpi. Per loro, «a differenza dell'incidente del 12 ottobre, questo video mostra una procedura di non ammissione al confine secondo la pratica concordata tra la polizia francese e quella italiana, così come prevede la legge europea».

Peccato che il titolare del Viminale non la pensi allo stesso modo e abbia annunciato la linea dura. «La Francia - ha detto ieri Salvini - ha comunicato di voler consegnare un gruppo di immigrati alle 9,49 di venerdì, peccato li avesse già abbandonati in territorio italiano. Non solo. Non c'è alcun accordo bilaterale Italia-Francia, scritto e ufficiale, che consenta questo tipo di operazioni. Se Parigi parla di prassi ne deve rispondere il governo precedente - ha proseguito il ministro - ora l'aria è cambiata e non accettiamo che vengano portati in Italia degli extracomunitari fermati in territorio francese, senza che le nostre forze dell'ordine possano verificarne l'identità». Per il vicepremier questo non è che «l'ennesimo abuso transalpino, che ha approfittato anche della buonafede della nostra polizia, avrà conseguenze: per nostra iniziativa a Claviere sono già state inviate delle auto di pattuglia per controllare e presidiare il confine. Dalle parole ai fatti». Salvini ha poi attaccato il suo omologo francese Christophe Castaner: Lezioni dal governo francese che scarica immigrati di notte nei boschi italiani? No grazie». In serata, dalla Francia è arrivata la proposta di un incontro con le autorità italiane per «migliorare la cooperazione» al confine trai due Paesi.

E al confine tra Italia e Francia, ieri, è andata anche la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ieri dal confine con Ventimiglia ha lanciato una sfida al presidente francese: «J'accuse Emmanuel Macron di sfruttamento e di neocolonialismo. In questi giorni - ha spiegato - lui fa scaricare di nascosto gli immigrati che tentano di passare il confine con la Francia come se fossero spazzatura. E noi siamo venuti a scaricare in territorio francese il Franco Cfa, il simbolo del neocolonialismo francese in Africa».

Anche il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, ha voluto dire la sua: «È vergognoso - ha spiegato - trattare i migranti non come persone, ma come merce e abbandonarli come un tempo si faceva con i cani in autostrada«.

Ha quindi aggiunto: «Si tratta di comportamenti che per certi aspetti sono peggio dell'aver violato le convenzioni esistenti tra gli Stati».

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