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Sondaggi, 5 Stelle frenati dalle consultazioni. L'asse Lega-M5S non piace agli elettori

Secondo Pagnoncelli in calo il gradimento sull'operato di Di Maio. Per Ixè, invece, un possibile governo Lega-M5S non convince gli elettori dei due partiti

Sondaggi, 5 Stelle frenati dalle consultazioni. L'asse Lega-M5S non piace agli elettori

Abbiamo votato il 4 marzo ma siamo ancora lontani dalla formazione di un governo, con una maggioranza ben definita in grado di sostenerlo. Secondo un sondaggio Ixè le forze che che per gli italiani dovrebbero andare alla guida del Paese sono il Movimento 5 Stelle (47%) e la Lega (40%). Seguono Forza Italia (21%) e Pd (18%). Il problema è che l'asse Salvini-Di Maio non è gradito dagli elettori, visto e considerato che solo il 23% del campione lo ritiene utile per superare l'impasse di questi giorni. Bisogna sforzarsi, dunque, di trovare nuove alchimie.

A conferma di ciò c'è un altro aspetto interessante, che emerge sempre dal sondaggio Ixè. Gli elettori della Lega gradirebbero poco un esecutivo con dentro il M5S, e lo stesso al contrario. Prevale, quindi, una forte diffidenza. Tra i leghisti solo il 38% vorrebbe andare a Palazzo Chigi col M5S, mentre tra i grillini solo il 40% farebbe volentieri un tandem con la Lega. Lo stallo, quindi, non è solo nei palazzi romani, ma si riflette anche tra gli elettori. Nel Pd, invece, si segnala che il 44% degli elettori non gradisce che il proprio partito sia fuori da tutti i giochi.

Un altro sondaggio, realizzato da Nando Pagnoncelli per il Corriere della sera, evidenzia che le consultazioni frenano lo slancio del Movimento 5 Stelle, che resta la prima forza politica ma vede affievolire l'entusiasmo, sceso dal 33,9% di fine marzo al 33,5% del 20 aprile (comunque in crescita rispetto alle elezioni, quando i pentastellati hanno ottenuto il 32,7%). Nelle intenzioni di voto la Lega si consolida, salendo al 19,5% (alle Politiche ha preso il 17,4%), appaiata al Pd (il 4 marzo ha fatto registrare il 18,7%), mentre Forza Italia arretra al 12,9% (alle Politiche ha preso il 14%), e Fratelli d'Italia è stabile al 4,3%.

A preoccupare di più, in casa M5S, non è il dato sulle intenzioni di voto, quanto il calo, vistoso, nel gradimento sull'operato: -6%.

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