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La stoccata di Orlando: "Nel Pd c'è chi ha perso credibilità"

Orlando parla alla sua corrente e sfida Renzi: "Noi possiamo guidare il partito, mentre altri hanno perso credibilità"

La stoccata di Orlando: "Nel Pd c'è chi ha perso credibilità"

Il caos Etruria e le accuse a Maria Elena Boschi pesano sul Pd, che perde voti e si aggira ora appena intorno al 20%. Una situazione che non solo favorisce gli alleati, ma che potrebbe essere cavalcata anche all'interno del partito stesso.

A prepararsi per una scalata al Partito Democratico sembra essere ora Andrea Orlando, che già aveva sfidato - invano - Matteo Renzi alle primarie. Il ministro della Giustizia serra però i ranghi della sua corrente.

"Noi vogliamo costruire il centrosinistra, sappiamo però che questa meta va perseguita se non sarà oggi o domani, è un passaggio ineludibile, elezioni o non elezioni", ha detto all'assemblea nazionale di Dems, "La mia proposta è separare la battaglia delle candidature dai ruoli organizzativi del Partito: dobbiamo stare in campo anche quando non deteniamo una dimensione di governo. Noi siamo quelli che politicamente e non per l'organigramma sono in grado di guidare il Partito democratico, siamo gli unici in grado di parlare a un mondo che ci ha girato le spalle, abbiamo la credibilità che altri hanno perduto. Oggi siamo nelle condizioni di guidare la battaglia elettorale. Noi non siamo pessimisti, ma ragionevolmente ottimisti. Vogliamo guidare questa battaglia non rivendicando un pluralismo funzionale alle nostre posizioni. Se il Pd ridiventa i Ds prenderà i voti dei Ds.

Invece il Pd deve lavorare per prendere i voti che spettano al Pd".

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