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Tajani al tavolo dei candidati E l'alleanza supera già il 39%

Il presidente del Parlamento Ue nel pool che disegnerà la mappa dei collegi. Summit sul programma comune

Tajani al tavolo dei candidati E l'alleanza supera già il 39%

Alla ricerca della formula vincente e dello sprint dell'ultimo miglio. Manca solo un piccolo passo per varcare al soglia del 40%, come conferma l'ultimo sondaggio Tecné che regala ulteriori certezze, soddisfazioni e motivazioni alla coalizione. Ma per il centrodestra adesso è tempo di entrare nel vivo e di gettare le basi del governo che verrà. Per questo i massimi dirigenti dei partiti della coalizione si siederanno su due tavoli «tematici»: uno dedicato alla definizione del programma, l'altro al lavoro sulle candidature.

I tempi sono stretti. I simboli e il programma vanno, infatti, depositati entro il 19 gennaio, mentre per le candidature c'è tempo fino al 29. Alla luce dell'impasse sulla scelta del candidato per la Lombardia (oggi verrà consegnato il sondaggio che misurerà la forza di Attilio Fontana e Mariastella Gelmini rispetto al competitor Giorgio Gori, sotto traccia resiste qualche possibilità per il leghista Giorgetti) il tavolo delle candidature è stato per il momento rinviato. Quindi oggi avanti soltanto con il tavolo sul programma, alle 11 alla sala Colletti di Montecitorio, al quale siederanno i capigruppo di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, insieme a Raffaele Fitto e Lorenzo Cesa per Noi con l'Italia.

A quello sulle candidature i dirigenti designati a partecipare sono, invece, Antonio Tajani, Niccolò Ghedini e Sestino Giacomoni per Fi, Giancarlo Giorgetti e Roberto Calderoli per la Lega; Ignazio la Russa e Francesco Lollobrigida per Fratelli d'Italia. Non è sfuggita, naturalmente, la presenza di Tajani chiamato da presidente del Parlamento europeo a dipanare una matassa politica così intricata come quella delle candidature. Un incarico - peraltro fortemente voluto dai rappresentanti di Forza Italia del Centro e del Meridione - che rilancia ancora una volta la prospettiva politica della figura istituzionale più importante del centrodestra italiano e testimonia, semmai ce ne fosse bisogno, il livello di fiducia che Berlusconi nutre nei suoi confronti. Rilanciandone anche le prospettive di premiership per cui, al netto delle smentite, resta in pole position.

Naturalmente, però, prima di indicare a chi spetterà l'onore e l'onere di fare il premier bisogna vincere e ottenere la maggioranza in Parlamento. Da tempo si calcola che la soglia minima per l'autosufficienza sia quella del 40%. Ebbene l'ultimo sondaggio Tecné dà il centrodestra ormai prossimo a varcare quella soglia con un 39,2% complessivo e con la quarta gamba ancora poco misurabile e conosciuta dall'elettorato. Nella stessa rilevazione il M5S si attesta al 28,1; il Pd al 25%; Liberi e Uguali al 6,7%. Il sondaggio rivela anche che l'unità del centrodestra viene considerata importante dall'80% degli elettori.

Berlusconi, però, non si accontenta e ospite di Radio Capital fissa un nuovo obiettivo: «Sono intimamente e assolutamente convinto di poter vincere le elezioni e tutti i sondaggi rafforzano la mia convinzione. Tutto il centrodestra trainato da Forza Italia è in crescita continua, sta ormai raggiungendo quella quota del 40% che dovrebbe garantire la maggioranza assoluta.

Io però punto più in alto, punto a un 45% globale della coalizione».

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