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Corey Feldman attacca Leaving Neverland: “Con me Michael Jackson si è sempre comportato da amico”

Le dichiarazioni rilasciate dall’attore, a sua volta vittima di abusi da parte di due produttori cinematografici quando era ancora adolescente, aprono un nuovo capitolo sulle accuse di pedofilia rivolte alla leggenda della musica pop

Corey Feldman attacca Leaving Neverland: “Con me Michael Jackson si è sempre comportato da amico”

Corey Feldman non ci sta. La prima parte del documentario Leaving Neverland, andata in onda il 4 marzo su HBO e Channel 4, lo ha lasciato con l’amaro in bocca. Amico di Jackson per anni, oggi Feldman non può che spendere parole positive nei suoi confronti: “Michael e io non abbiamo mai parlato di sesso” ha dichiarato di recente in difesa del cantante. “L’unica volta in cui ciò è accaduto è stata quando mi ha messo in guardia dalle malattie veneree che si possono contrarre durante un rapporto, mostrandomi anche alcune fotografie.”

Durante la serie di tweet pubblicati sul suo profilo, l’attore ha inoltre aggiunto: “Non mi ha mai toccato in modo inappropriato né ha mai fatto intendere che potessimo diventare amanti. Sono sicuro che, se la gente potesse ascoltare le nostre conversazioni dell’epoca, si renderebbe conto di quanto fossero genuine.” Feldman ha rivelato di possedere un filmato in cui si vedono lui e Michael chiacchierare in tutta tranquillità di diversi argomenti, video che sta pensando di pubblicare proprio per mostrare a tutti l’innocenza dell’amico.

Ciò che rende il documentario Leaving Neverland poco attendibile agli occhi dell’attore è il fatto che in esso non sia stato dato spazio alle testimonianze di quei ragazzi che, con Jackson, hanno avuto esclusivamente un rapporto di amicizia: “Io non ero là quando Wade Robson e James Safecuchunck (le presunte vittime di abusi da parte del cantante) si trovavano a Neverland”, ha scritto in un tweet, “ma posso comunque affermare con certezza che molti bambini, tra cui anche alcune femmine, non abbiano mai subito un approccio di tipo sessuale da parte sua. Credo quindi che, allo stesso modo in cui è stato permesso a quegli uomini di dire la loro, sia doveroso dare voce anche a chi con Michael non ha mai avuto alcun tipo di problema” ha concluso infine.

La difesa di Feldman nei confronti del cantante arriva a dispetto degli abusi sessuali di cui lui stesso è stato vittima quando era ancora adolescente. Nel corso di una trasmissione televisiva di qualche anno addietro, infatti, l’attore rivelò di aver subito diverse molestie indicando come colpevoli due produttori di Hollywood, di cui però non ha mai voluto fare i nomi.

Le testimonianze discordanti sulla presunta pedofilia di Jackson sembrano rendere la scoperta della verità molto lontana e tutta la vicenda, almeno per il momento, resta ancora avvolta nel mistero.

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