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lunedì, Aprile 29, 2024

Regione, Toma impone la sua leadership. Assessori riconfermati ma politicamente ridimensionati. Rebus sul sottosegretario

AperturaRegione, Toma impone la sua leadership. Assessori riconfermati ma politicamente ridimensionati. Rebus sul sottosegretario

di GIOVANNI MINICOZZI

Crisi quasi risolta ma non ci sono stati ne’ vincitori ne’ vinti nella maggioranza di centrodestra che governa la Regione anche se la verifica politica è ancora in corso. Molti nodi però’ sono stati sciolti a partire dalla riconferma dei cinque assessori, con deleghe al momento ancora azzerate, e dalla fiducia riconfermata al Presidente Donato Toma il quale ha chiarito i motivi, ormai noti, della sua improvvisa decisione di aprire la crisi.
Questi i temi affrontati durante il vertice:
raccordo tra Giunta e consiglieri di maggioranza con informazioni puntuali e tempestive sull’operato dell’esecutivo, compito assegnato alla figura del sottosegretario che sara’ opportunamente potenziata;
nessuna frizione nella squadra del centrodestra;                                                                     – niente polemiche sulla stampa;
disciplina nella fase della discussione in aula evitando richieste di immediata iscrizione e immediata discussione su tematiche non urgenti, fermo restando il diritto di ciascun consigliere previsto dallo Statuto e dal regolamento;
più’ deleghe e più poteri al Presidente.
Inoltre, ciascun assessore e ciascun eletto dalla maggioranza dovranno garantire, attraverso il proprio capogruppo, il consenso sulle decisioni assunte dal governo regionale. Resta da capire, pero’, se i provvedimenti decisi in sede di Giunta verranno discussi preventivamente con tutti i consiglieri di maggioranza e, soprattutto, chi potrà garantire il consenso degli appartenenti alla neonata federazione, ovvero Michele Iorio, Quintino Pallante e Massimiliano Scarabeo nonché’ della leghista Aida Romagnuolo.

Dunque, Donato Toma si è’ ripreso, o meglio ha imposto, la sua leadership che, a dire il vero, mai nessuno aveva messo in discussione. Tutto bene quindi ma un neo c’è e riguarda l’eccessivo autoritarismo del Governatore.
Risulta eclatante, infatti, il ridimensionamento politico degli assessori i quali, nel corso del vertice, hanno dovuto sottoscrivere un documento proposto da Toma nel quale è scritto che il Presidente ha mani libere nella programmazione non solo per l’attività’ di propria competenza ma anche per le materie delegate ai componenti dell’esecutivo. Insomma, l’ultima parola sulle iniziative da intraprendere spetta a lui e solo a lui.
Circa la figura del sottosegretario, infine, e’ stata manifestata la volontà di potenziare quell’incarico per un positivo raccordo tra Giunta e Consiglio ed è’ stata riconfermata piena fiducia a Quintino Pallante che dovrebbe dimettersi da Presidente della IV commissione consiliare per espletare al meglio la funzione.
L’esponente di Fratelli d’Italia, però, ha rimesso la decisione nelle mani di Giorgia Meloni e non è escluso che il Partito decida di confermare Pallante alla presidenza della commissione liberando la casella del Sottosegretario.
Se così fosse tale funzione potrebbe essere assegnata alla Lega o a Orgoglio Molise, oppure potrebbe essere addirittura congelata.
Il tutto si risolverà entro il prossimo 15 gennaio data di convocazione del Consiglio regionale e il Governatore comunicherà all’aula anche la ripartizione delle deleghe.

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