Troppe ragazzine sfruttate in strada: "Pene più pesanti ai loro clienti"

Petizione perché il parlamento approvi una legge che vada ben oltre la multa

Prostituzione

Prostituzione

Brescia, 2 ottobre 2017 - I clienti delle lucciole dovrebbero essere perseguiti penalmente. Arginare la domanda è l’unico modo per fermare l’offerta, che sul mercato bresciano abbonda. Lo afferma la Cisl di Brescia, che si è schierata a sostegno di una petizione al Parlamento per l’approvazione della proposta di legge che vuole punire il cliente dello sfruttamento sessuale, per togliere così alle organizzazioni criminali la fonte di guadagno e combattere lo sfruttamento di persone vulnerabili.

La presa di posizione arriva dopo che nei giorni scorsi è stato arrestato l’aguzzino di una 17enne nigeriana, costretta con la violenza a vendersi sulle strade della provincia. «La denuncia e l’arresto dello sfruttatore - commenta Eleonora Feroldi, del Coordinamento donne Cisl Brescia - lascia sullo sfondo una domanda inquietante: possibile che nessuno dei “clienti” abbia mai avuto di fronte a quella ragazzina un sussulto di umanità? Il dramma della prostituzione deve essere affrontato anche riflettendo sulla domanda che tiene in piedi questo terribile mercato». Se ne parlerà il cinque ottobre nell’Auditorium della sede sindacale, in via Altipiano d’Asiago 3 a Brescia. Il titolo dell’incontro, che sarà moderato dalla giornalista Paola Pasini, è «Fermiamo la domanda».

Le direttrici del mercato tradizionale del sesso nel bresciano sono tradizionalmente due: l’asse via Milano, Ponte del Mella, Castegnato, Ospitaletto e Sant’Eufemia Rezzato. A vendersi sono uomini e donne, anche molto giovani, spesso stranieri. Castegnato, a suo tempo, è stato il primo paese a introdurre le multe per chi si fermava a contrattare con le prostitute o con i viados. A volere l’iniziativa, poi ripresa da altri Comuni, fu l’allora sindaco Giuseppe Orizio. «Dare 500 euro di multa fu un deterrente - spiega - non tanto per l’entità della somma ma per l’imbarazzo che provava chi veniva fermato, che non di rado a casa aveva una famiglia. Il mercato col tempo è cambiato. A Castegnato restano i viados nella zona della Pianera, non distante dalla Padana Superiore, mentre le donne sono verso Brescia».

Il problema si propone da tempo immemore anche a Ospitaletto. «Stiamo cercando in ogni modo di arginare il fenomeno - rimarca il sindaco Giovan Battista Sarnico - innanzitutto abbiamo potenziato il sistema di videosorveglianza. La nostra polizia locale, inoltre, anche grazie ad accordi con comandi di altri paesi, è attiva la notte, di modo da tenere costantemente monitorato il territorio. La situazione nel nostro comune non è più drammatica come negli scorsi anni. Il problema, purtroppo, non è risolto. Ha assunto nuovi contorni, per lo più con la complicità di internet. I modi per trovare sesso a pagamento sono cambiati. Se una volta bisognava muoversi da casa e cercare sulle strade la persona idonea, oggi basta entrare nei social network».