Pescate alla guerra dei ponti: ci risiamo. Il sindaco torna a minacciare la chiusura

Il primo cittadino Dante De Capitani avverte i colleghi di Lecco

STOP Il sindaco di Pescate Dante  De Capitani e a sinistra uno dei momenti  più tesi della guerra dei ponti

STOP Il sindaco di Pescate Dante De Capitani e a sinistra uno dei momenti più tesi della guerra dei ponti

Pescate, 27 ottobre 2017 - La guerra dei ponti non termina mai. Il sindaco di Pescate Dante De Capitani avverte i colleghi di Lecco: «Se non arriverà entro fine novembre la convocazione della conferenza di servizi per il progetto del nuovo ponte Pescate-Bione, sono pronto a bloccare di nuovo e per la terza volta il Terzo ponte, nel solito sabato tra la festa di Lecco e il ponte dell’Immacolata». Il motivo è presto detto e riguarda il traffico che invade il paese sul lago di Garlate, soprattutto nelle ore di punta.

«Dovevano convocare la conferenza prima delle ferie, poi dopo, ma alla fine non è accaduto nulla – prosegue –. Adesso la mia pazienza è finita». De Capitani punta anche il dito contro la gestione del Ponte vecchio. «Prima lo trasformano in un budello arrugginito e poi lo illuminano. Non solo, lo chiudono per tre settimane sotto Natale, senza rispetto per i Comuni limitrofi inondati di nuovo traffico e che continuano a pagare dazio».

Il dado è tratto e la polemica non è destinata a placarsi. D’altronde il primo cittadino pescatese non è nuovo a queste cose. Dopo la chiusura del ponte Azzone Visconti in uscita, realizzata da Palazzo Bovara quattro anni fa, De Capitani si è sempre battuto, organizzando, negli anni, anche alcune proteste. Per esempio ha chiuso lo svincolo che porta al ponte Manzoni, ufficialmente per lavori, di fatto per fare un dispetto all’Amministrazione del capoluogo, proprio alla vigilia di San Nicolò, festa patronale lecchese.

Una vera e propria «guerra dei ponti» portata avanti dal borgomastro pescatese contro la giunta del capoluogo. Si trattava di Davide contro Golia, ma questa volta il più grosso ha avuto ragione. De Capitani però non si arrende e, anzi, rilancia.