Gene Gnocchi e la regola del monolocale: "La baruffa viene meglio dai vicini"

Il decalogo del comico per sopravvivere ai duelli domestici

ANSA

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Milano, 1 novembre 2017 - Gene Gnocchi, ha letto la ricerca commissionata dall’Ikea? Pensa che valga per tutti gli italiani o ci possono essere casi particolari? «Il litigio familiare dipende dalla situazione. Prendiamo per esempio i clochard: poiché spesso vivono in stazione, i loro litigi avvengono davanti alla biglietteria. Quelli che invece vivono nelle carrozze abbandonate litigano sui binari morti. Al contrario, esistono persone straricche che litigano a modo loro: Silvio Berlusconi, per esempio, che ha una casa di 20mila metri quadrati, litiga via interfono, oppure scambia gli insulti attraverso il maggiordomo. C’è poi il caso di Massimo D’Alema, che anche quando è in casa da solo riesce a litigare con se stesso mentre cucina il risotto.» E come litiga chi vive in un monolocale? «Siccome gli abitanti dei monolocali non riescono a localizzare con precisione la cucina, sono costretti a rivolgersi ai vicini di casa per chiedere se gentilmente li fanno litigare a casa loro. Appena hanno finito, gli mandano un WhatsApp e quelli possono rientrare. Conosco un mio amico che, quando deve litigare con sua moglie, va a litigare nella casa di fianco».

La lite potrebbe dipendere anche da cosa viene cucinato? «Oserei dire che quasi sempre il motivo della lite dipende da cosa viene cucinato. Uno torna a casa dopo una giornata di duro lavoro e spera di trovare pronto il suo piatto preferito. Invece la moglie ha avuto un guizzo di fantasia e ha deciso di provare la ricetta clou della Parodi, cioè il toast. A quel punto o esci e vai al ristorante oppure litighi. Secondo me comunque il posto dove si litiga di più è in soggiorno davanti alla tv: tu ti piazzi sul divano per vedere la finale di Champions e tua moglie si mette in mezzo per spolverare i soprammobili».

Bisognerebbe dedurne che i cuochi sono gente litigiosa... «Certo. Carlo Cracco per esempio litiga con quelli della San Carlo su ogni patatina che esce perché non è mai abbastanza croccante. Ma i veri cuochi in realtà sono gente con i nervi d’acciaio, altrimenti il locale andrebbe a ramengo. Infatti l’unico vero cuoco di Masterchef è Mara Maionchi». Cosa potrebbe fare l’istituzione pubblica per contrastare questa tendenza al litigio in cucina che può avere risvolti pericolosi? «In Parlamento Maurizio Gasparri ha depositato un disegno di legge per costruire solo case senza cucina. Dalla sinistra c’è invece la proposta di costruire case con cucina, ma dove non si può cucinare. Il governo ha allo studio l’ipotesi di lanciare il bonus ristorante: invece di mangiare a casa, ciascuno potrà andare a pranzo da Oldani». Viene un sospetto: non è che anche la litigiosità della sinistra dipende dalla cucina? «Certo. Infatti le Feste dell’Unità sono piene di ristoranti».

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