La restituzione del quadro: il pm Franca Macchia, il comandante dei carabinieri maggiore F
Monza, 30 gennaio 2018 - Come un dito dal Cielo. La sparizione del bozzetto dell'opera di un’importante artista. Un vecchio parroco e il suo amico antiquario che, prima di morire, lo vendono. L’artista famoso che muore alla soglia dei 101 anni proprio poco tempo fa e, come in una leggenda, fa scoprire dove si trovasse la sua opera dimenticata. Magari guidando un carabiniere di uno dei corpi scelti più preparati dell’Arma, il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, che per puro caso si imbatte nel dipinto rubato e riconosce la chiesa: «Quella dipinta in quel quadro è proprio l’abside della chiesa di Muggiò!»
Quello che somiglia a un giallo d'antan dai toni quasi fantastici nel mondo dell'arte va in scena alla chiesa di San Giuseppe alla Taccona di Muggiò. È qui che, decenni fa, il noto pittore bergamasco Trento Longaretti (1916-2017), scomparso proprio lo scorso giugno, viene incaricato di progettare un grandioso mosaico. A lavoro fatto, lascia alla chiesa tutti i bozzetti preparatori. Compreso il “numero 1”, quello scomparso senza che nessuno se ne accorgesse o tanto meno ne denunciasse la sparizione.
Le indagini dei carabinieri risolvono il giallo: fino al 2006, quel bozzetto era stato nelle disponibilità assieme a tutti gli altri del vecchio parroco. Che un bel giorno aveva deciso con un suo amico antiquario della provincia di Como di metterlo in vendita. Di qui, il bozzetto era passato di mano in mano fino ad arrivare in mano a un antiquario di Vaprio d'Adda. Ed è lì che lo ha trovato e riconosciuto lo scorso settembre un carabiniere del Nucleo Tpc di Monza. Che lo hanno posto sotto sequestro (vale almeno 3mila euro), hanno svelato l'arcano e oggi lo hanno restituito ai legittimi proprietari. Vale a dire al nuovo parroco di Muggiò. E ai fedeli.