Valtellina, influencer non significa "buona pubblicità". Parola dell'esperto

Il titolare di Valtellina Turismo Mobile spiega come districarsi tra chi ha un vero seguito e le bufale

Sandro Faccinelli

Sandro Faccinelli

Sondrio, 31 gennaio 2018 - Nonostante in Rete ormai dilaghi inarrestabile, è ancora arduo circoscrivere il significato della parola “influencer”. Un lavoro? Un passatempo? O semplicemente una moda come tante? Nel frattempo, la definizione più accreditata, è quella che li identifica come individui con ampio seguito su Web e social network: persone che avrebbero la capacità di influenzare i comportamenti di acquisto dei consumatori in ragione del loro carisma e della loro autorevolezza rispetto a determinate tematiche o aree di interesse. Un potenziale enorme sul fronte della promozione turistica, per la gioia (talvolta inattesa) di operatori e addetti ai lavori.

Eppure Sandro Faccinelli - esperto di comunicazione e marketing, nonché titolare di Valtellina Turismo Mobile - mette in guardia dalla tentazione di affidarsi in maniera spregiudicata alle opinioni di più o meno noti influencer: "La promozione turistica non passa attraverso la foto di una bella ragazza su Facebook o Instagram, in questa o quella località. I veri influencer sono quelli che, scrivendo poche righe, anche sui social, sono in grado di spostare realmente degli equilibri".

"Bisogna tornare a considerare - aggiunge - l’importanza e l’efficacia autentica delle parole, più che delle immagini. Capita poi che chi si autodefinisce influencer acquisti i follower e, ammesso che i numeri dei fan siano realmente elevati, non rappresentano per forza la certificazione di quanto valga un’opinione. E ancora, occorre che i numeri abbiano un “peso”, cioè che si traducano in persone interessate, potenziali turisti o clienti".

Ma quale sarebbe la via giusta per fare promozione turistica ricorrendo a figure simili? "Non esistono regole certe ma sicuramente servirebbe un’analisi più approfondita di chi si ha di fronte attraverso un monitoraggio del traffico, della targetizzazione e misurazione dei post. Scrivere in maniera scomposta e prolissa, ad esempio, non lancia di sicuro un messaggio efficace. Web e social non fanno arricchire le persone come troppo spesso si pensa ma, se usati in maniera scorretta, potrebbero essere controproducenti e far perdere del fatturato alle aziende".