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Fuga di clandestini dal Cpr di Palazzo San Gervasio, Tisci: «Non è un caso ma il caos»

«Il Governo a guida Gentiloni hanno affrontato la questioni dell’immigrazione con totale approssimazione ed insufficienza»

Fuga di clandestini dal Cpr di Palazzo San Gervasio, Tisci: «Non è un caso ma il caos»

“La fuga dei clandestini in attesa di rimpatrio dal CPR di Palazzo San Gervasio non è il risultato del caso ma del caos, ovvero della totale approssimazione ed insufficienza con cui il Ministro Minnitti ed il Governo a guida Gentiloni hanno affrontato la questioni dell’immigrazione”. Così il coordinatore regionale Antonio Tisci.

“A Palazzo San Gervasio un CIE è stato trasformato in un CPR, mettendoci dentro circa 100 immigrati, già condannati per reati a vario titolo e che sono in attesa di rimpatrio senza che siano state messe in atto le misure di sicurezza necessarie per contenere i rischi di un tale sovraffollamento”.

“Malgrado i circa quattromilioni e mezzo di euro spesi, infatti, la struttura non ha una idonea rete di recinzione e sono insufficienti le telecamere di sicurezza poste all’interno della struttura, mentre soltanto 9 militari e due finanziari per ogni turno sono destinati ad evitare la fuga di persone che si sono già macchiate di delitti e che non hanno nessun titolo per restare in Italia”.

“La totale inadeguatezza della struttura si appalesa anche nella non volontà da parte della Magistratura onoraria e togata di svolgere le udienze di convalida all’interno della struttura (come, invece, accade nel resto d’Italia) costringendo ogni volta la traduzione dei clandestini verso le strutture giudiziarie con un ulteriore dispendio di energie e di risorse per la predisposizione delle scorte”.

“A tutto ciò si aggiunge il timore di un ulteriore pressione migratoria a Palazzo San Gervasio, se fosse vera e realizzata la volontà di qualcuno di trasformare l’ex tabacchificio in una struttura per l’accoglienza con un ingresso di ulteriori 400 immigrati e sul punto ci piacerebbe sapere se è vero che esiste la volontà di realizzare un progetto per sei milioni di euro per aumentare la presenza di stranieri a Palazzo San Gervasio”.

“L’amministrazione comunale di Palazzo San Gervasio e la cittadinanza sono stati lasciati soli dallo Stato e dalla Regione a gestire un flusso ed una situazione francamente ingestibile. E’ il caso di ricordare che il Tribunale di Bari nel luglio 2017 condannò la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Minitero dell’Interno a risarcire il Comune per danni all’immagine per la presenza di un CIE mal gestito all’interno del Comune”.

“La gestione buonista dell’immigrazione da parte del Governo Renzi, la totale indifferenza della Regione Basilicata alla questione e l’approssimazione propagandistica del Ministro Minniti sono stati nell’ordine la causa di questa situazione. E’ quanto mai necessario voltare pagina e mi auguro che il prossimo governo abbia ben chiara l’esigenza di procedere a velocizzare le pratiche di espulsione di chi non ha diritto a rimanere in Italia nonché la priorità nell’azione di blocco degli sbarchi e degli arrivi dei clandestini”.

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