Catalogna, scarcerati sei ministri: restano in cella Junqueras e i due Jordi

Catalogna, scarcerati sei ministri: restano in cella Junqueras e i due Jordi
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Lunedì 4 Dicembre 2017, 11:44 - Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 08:24

Il Tribunale supremo spagnolo ha deciso di mantenere in detenzione il vicepresident catalano Oriol Junqueras e i "due Jordi", Sanchez e Cixart, e di rimettere in libertà sei dei sette ministri detenuti con una cauzione di 100mila euro.  Il giudice Pablo Llarena ha negato la rimessa in libertà anche dell'ex-ministro degli interni Joaquim Forn. La decisione del magistrato spagnolo interviene a poche ore dall'inizio della campagna per le elezioni catalane del 21 dicembre cui non potranno quindi partecipare Junqueras, leader e capolista di Erc, il primo partito catalano, e Jordi Sanchez, 'numero duè sulla lista di Junts Per Catalunya (JxCAT) guidata dal president deposto Carles Puigdemont, in esilio a Bruxelles.

Il magistrato spagnolo ha giustificato la decisione di confermare il carcere nei confronti dell'ex vicepresident catalano Oriol Junqueras, dell'ex-ministro degli interni Joaquim Forn e dei due Jordi, Sanchez e Cixart, con «un rischio di reiterazione del reato», ritenendo «le loro azioni direttamente vincolate con una esplosione di violenza». Il fronte indipendentista ha sempre rilevato che il
processo è stato esclusivamente pacifico e democratico e considera i 10 leader incarcerati «detenuti politici» dello stato spagnolo.

Il capolista di Podemos e di En Comù alle elezioni catalane del 21 dicembre Xavier Domenech ha definito «assolutamente ingiusta» la decisione del tribunale supremo spagnolo di mantenere in carcere l'ex vicepresident Oriol Junuqeras a tre altri leader indipendentisti detenuti. Il leader e capolista dei socialisti catalani Miquel Iceta ha parlato di una «cattiva notizia» e ha definito «sproporzionata» la detenzione dei dirigenti secessionisti.

 

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