La maggior parte delle donne, con i loro figli, sono detenute dal 30 agosto, quando si arresero ai miliziani curdi Peshmerga dopo che le forze lealiste avevano strappato all'Isis la città di Talafar, l'ultimo bastione del sedicente Stato islamico nella provincia di Ninive, a ovest di Mosul.
Le autorità di Baghdad hanno fatto sapere che le donne saranno sottoposte a inchieste per stabilire se si siano rese responsabili di crimini, nel qual caso saranno processate in Iraq. In caso contrario saranno espulse verso i loro Paesi d'origine.
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