Caso Spelacchio, Meloni: «Difficile fare peggio della Raggi»

Caso Spelacchio, Meloni: «Difficile fare peggio della Raggi»
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Mercoledì 10 Gennaio 2018, 19:09
«Se da sindaco avrei fatto meglio della Raggi? Far peggio ce ne vuole, 50mila euro per ammazzare un albero non ce l'avrei mai fatta...» Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, che oggi, si legge in una nota dell'emittente, è stata ospite di Un Giorno da Pecora, il programma di Rai Radio1 condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Si riferisce a Spelacchio, che però ha avuto paradossalmente un grande successo. «Ha creato un effetto simpatia? La Raggi si accontenta di questo, che il mondo ci ha riso dietro per esser incapaci perfino di mettere nella Capitale un bell'albero di Natale». Pare che Spelacchio non sarà solo smontato... «No, e anzi la Raggi è così contenta che ora sta organizzando una cerimonia per lo smontaggio di Spelacchio, dove verranno distribuiti pezzi dell'albero come fossero parti del muro di Berlino. E la Raggi è così felice....».

«Quer pasticciaccio brutto de Spelacchio diventa un caso anche per l'Anac. Non bastava aver fatto ridere tutto il mondo, ora Raggi è riuscita a 'scomodarè perfino l'Autorità nazionale contro la corruzione. La sindaca, a quanto pare, ha fatto un affarone: è riuscita a comprare un albero di Natale al prezzo di due. Bell'esempio di economia. E ancora ha voglia di festeggiare...». È quanto afferma in una nota Stefano Pedica del PD.

« Spelacchio sotto i riflettori dell'Anac.
Dopo essere diventato tristemente famoso come esempio di come non si fanno gli alberi di Natale tanto meno in una capitale, ora dai primi accertamenti dell'autorità anti-corruzione risulta essere costato quanto due alberi di Natale nel 2015». Lo dichiara in una nota Stella Bianchi, deputata del Partito democratico. «Davvero un fenomeno, sì - continua - come dice Di Maio ma di avventatezza e incapacità della giunta a Cinque Stelle, che promette anche di ricavare una casetta e vari oggetti da un solo abete. Praticamente la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Solo che nei fatti a essere stato moltiplicato dalla giunta Raggi è il costo dell'abete. A spese dei romani ovviamente».
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