Roma, tensione al Pantheon, gli antagonisti sfidano la Green zone: «C'è il rischio scontri»

Roma, tensione al Pantheon, gli antagonisti sfidano la Green zone: «C'è il rischio scontri»
di Alessia Marani
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Giovedì 1 Marzo 2018, 15:04 - Ultimo aggiornamento: 22:31

Gli antagonisti romani lanciano la sfida alla Questura: oggi ci saranno anche loro in piazza nella Green Zone per manifestare contro Casapound che ha chiamato i suoi a raccolta dalle 17 alle 20 in piazza della Rotonda, davanti al Pantheon, per la chiusura della campagna elettorale con il candidato premier Simone Di Stefano. Il diktat è «combattere il fascismo con ogni mezzo necessario» e dopo Macerata, Bologna, Piacenza, Palermo e Torino, la tensione rischia di esplodere anche nella Capitale dove da via di San Vitale, ieri, al termine di un tavolo tecnico ad hoc, è partito un messaggio molto chiaro: «Divieto assoluto di manifestazioni nella vasta area di rispetto del Centro riservata ai comizi elettorali» con «incondizionato rigore delle forze dell'ordine» che procederanno «all'identificazione e alla contestazione degli illeciti a carico di chi dovesse inscenare manifestazioni non preavvisate». Movimenti avvertiti.

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Ma poco importa perché il tam tam della Rete antagonista sta raggiungendo, uno dopo l'altro, centri sociali, studenti, movimenti di la lotta per la casa, raccogliendo numerose adesioni, da SapienzaClandestina al vecchio DegageOccupato che ora si è trasferito al Quarticciolo. L'appuntamento è per le 17 in largo di Torre Argentina.




LO SCENARIO
Che cosa succederà? Molto dipende dai numeri. Potrebbero arrivare in centinaia (com'è presumibile anche se c'è l'incognita maltempo) e allora è probabile che tenteranno di forzare il cordone di polizia e carabinieri per raggiungere il Pantheon e impedire a Di Stefano di parlare. Stamani si riunirà un nuovo tavolo tecnico di valutazione del rischio in Questura, che verrà aggiornato minuto dopo minuto, e nell'ambito del quale potranno essere adottate ulteriori contromisure. Tra neve e gelo, a Roma si respira aria di Anni di piombo. I compagni attraverso i social avvisano: «Cerchiamo di muoverci in gruppo per largo Argentina perché circola voce di fascisti pronti a tendere agguati». In piazza della Rotonda con Cpi sono attese quattrocento persone. Alle 18 Salvini sarà con la Lega all'Atlantico (Eur). Domani, invece, sarà il turno di un'altra faccia dell'ultradestra: alle 21 a Primavalle, Roberto Fiore chiuderà per Forza Nuova. E anche in quest'occasione l'allerta sarà massima. La giornata di oggi «sarà caratterizzata da un elevato standard di sicurezza con l'obiettivo - si legge nell'ordinanza di servizio del questore Guido Marino - di garantire il diritto all'espressione delle idee elettorali a ciascuna organizzazione politica legalmente riconosciuta». Chi verrà manifesterà senza autorizzazione sarà accompagnato (e quindi allontanato dal Centro) per essere identificato. Intanto, rispetto ai preavvisi, alcuni partiti hanno scelto di compiere il rush finale al chiuso. Nove i comizi in programma. Potere al popolo, incontrerà attivisti e simpatizzanti in all'Alpheus a Ostiense (ore 18). Il centrodestra si ritroverà unito al Tempio di Adriano dalle 15 per Parisi presidente; Fratelli d'Italia II municipio sarà presente anche in piazza Gimma; il Partito comunista «pioggia o neve» dà appuntamento in largo Spartaco (Numidio Quadrato) dalle 17,45. Domani sarà la volta del Pd (piazza Mastai), del M5S con Roberta Lombardi (piazza del Popolo), di Civica popolare (Ostia Antica) e della Dc (San Lorenzo).
 

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