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Il D.Day fluviale di Mistraletti e Molina: missione compiuta al grido di «Lambrum et Olona flumina purificanda sunt»

In riva destra del Po, sotto il ponte stradale, oltre sessanta persone, nonostante il tempo minaccioso, sono convenute per essere testimoni della decima edizione del “D-Day” nostrano, ossia lo “Sbarco in Lombardia”

Insolita animazione nel tardo pomeriggio di mercoledì 6 giugno, in riva destra del Po; sotto il ponte stradale oltre sessanta persone, nonostante il tempo minaccioso, sono lì convenute per essere testimoni della decima edizione del “D-Day” nostrano, ossia lo “Sbarco in Lombardia” organizzato da Carlo Mistraletti Dellalucia e Giovanni Beretta Anguissola, per mantenere viva l’attenzione sulla necessità di far tornare “balneabile, godibile, rinaturato, disinquinato, vivibile e a tratti bevibile” il grande fiume. Sono presenti anche una decina di ragazzini guidati dal gran maestro Paolo Michelotti, che, incalzati dal Mistraletti scandiscono il mantra della manifestazione: “Lambrum cum Seveso et Olona flumina purificanda sunt”. Il Lambro e l’Olona devono essere purificati; da cinquant’anni - come diceva lo storico custode della Nino Bixio Franco Sacchi - sono infatti tra i principali inquinatori del Po. Il Grande Fiume può essere considerato il cuore pulsante e metabolico di sette regioni del nord Italia. Questa decima edizione è dedicata in particolare ai medici piacentini Pietro Bassi e a Renato Sagner che hanno eroicamente salvato alcuni villeggianti caduti nelle impetuose acque della Dora Baltea; a Flaminia Demetrescu e a Sandro Pasquali. 

Lo scoccare delle 18 e 48 segna l’inizio del D.Day. Carlo Mistraletti Dellalucia e Francesco Molina entrano nelle acque color ocra del Po con il livello idrometrico a quota mt 3,68. Sono incoraggiati dall’applauso dei presenti, tra i quali Antonio Mazzocchi, sindaco di Farini in rappresentanza della Valnure, mentre tanti emuli di Robert Capa (il fotografo che in 106 fotografie documentò l’epico Sbarco in Normandia del 6 giugno 1944), scattano click a raffica. Tra i più impegnati Elena Roberta Capa Casaroli, Adriano Perotti e il video marker Alessandro Bersani, autore delle immagini che accompagnano questo nostro servizio.

Dopo alcuni minuti Mistraletti e Molina superano il ponte ferroviario sfidando vortici impetuosi, sempre scortati da canoe e dai “mezzi da sbarco”. C’è anche una barca a motore guidata dal maestro degli allievi Franco Valisa, con a poppa Silvia Trebbi, sirena fluviale. Lo schieramento è completato da alcune iole a due posti e altre imbarcazioni. La flotta, guidata dal “generale” Giovanni Beretta Anguissola con Pietro Labò ed altri,  è vigilata da riva dai maestri battellieri Carlo Losi della Vittorino e da Piero Milani della Nino Bixio con il figlio Simone e i tre promettenti nipoti.

Alle 18,54 i due nuotatori superano il territorio neutrale dell’isolotto Maggi e puntano a Capanna Meraviglia sulla riva sinistra in comune di San Rocco. Dalla riva destra nessuno riesce più a vederli, ma passato qualche minuto uno dei presenti lancia un grido: ce l’hanno fatta, sono in Lombardia.

L’impresa è stata compiuta, qualcuno controlla l’orologio e abbandona il campo; ma i più aspettano il ritorno degli ardimentosi portabandiera dell’ecologia per le doverose congratulazioni, per un’altra nutrita serie di scatti fotografici e per le ultime riprese del Cineclub Cattivelli guidate dalla regia del presidente Giuseppe Curallo.

D.Day 2018, ecco lo sbarco in Lombardia di Mistraletti ©Alessandro Bersani

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