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Cronaca

Arma, il colonnello Barbaglia lascia il Nucleo Investigativo: «Esperienza entusiasmante»

Il 20 novembre il colonnello Massimo Barbaglia comandante del Nucleo Investigativo dell'Arma, conclude la sua esperienza piacentina dopo oltre cinque anni di servizio reso alla città: «Grazie ai miei uomini»

Il 20 novembre il colonnello Massimo Barbaglia comandante del Nucleo Investigativo dell'Arma, conclude la sua esperienza piacentina dopo oltre cinque anni di servizio reso alla città. Arrivato nel 2013 da capitano ha preso il comando del Nucleo dopo il maggiore Rocco Papaleo. Barbaglia è stato trasferito alla Direzione Centrale Servizi Antidroga (DCSA), con sede a Roma, in qualità di direttore di Sezione. Ora alla guida del Nucleo passerà, pro tempore, il luogotenente Camillo Calì. «Ho avuto la fortuna di ricoprire un incarico entusiasmante e vivere un'esperienza unica e importante per la quale devo ringraziare i miei uomini per la loro dedizione, professionalità, volontà e tenacia. Grazie anche alla Procura per il clima di assoluta sinergia e collaborazione: ciò ha portato ad ottenere enormi risultati, anche e soprattutto per i cittadini». ha concluso il colonnello salutando anche i giornalisti. 

LE PIU' IMPORTANTI OPERAZIONI DEL NUCLEO INVESTIGATIVO NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI

·       Agosto 2013. Veniva identificato il responsabile del delitto Gambarelli del luglio 2013. L’autore, FATNASSI Ali’, tunisino, risulta tutt’ora attivamente ricercato e verosimilmente riparatosi nel paese d’origine.

·       Agosto 2013. Arresto in Timisoara (Romania) di FOSCALE Luca, colpito da o.c.c. poiché ritenuto responsabile della rapina, con sequestro di persona, perpetrata il 20 maggio 2007 in Castelvetro piacentino (PC) presso la Banca di Piacenza.

·       Novembre 2013. Operazione “E UNUM PLURIBUS” con l’esecuzione di 19 o.c.c. nei confronti dei sodali di un’associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione, introduzione nello Stato e spendita di banconote (dollari USA) contraffatte.

·       Marzo 2014. Arresto di EL AOUIRI El Hassane e DADA’ Andrea trovati in possesso di oltre un chilogrammo di hashish in ovuli e di 700,00 Euro provento di spaccio.

·       Marzo 2014. Inseguimento autostradale sino a Bologna degli autori del furto con esplosione del bancomat della Banca Monte Parma di San Nicolo’ a Trebbia, ad opera di tre persone incappucciate,  identificate e deferite all’autorità giudiziaria.

·       Maggio 2014. Si dava esecuzione unitamente a personale della Compagnia di Fiorenzuola d’Arda (PC), alle pene detentive definitive per l’operazione “Grande Drago”, pietra miliare del contrasto alla ‘ndrangheta in Emilia Romagna, traendo in arresto: LA MANNA Francesco, VILLIRILLO Antonio, PASCALE Gennaro, AMATO Gianluca e MESORACA Alfonso, tutti condannati per associazione mafiosa (art. 416 bis c.p.).

·       Giugno 2014. Localizzazione ed arresto in Piacenza del latitante albanese CAKA Ritvan, ricercato in patria per traffico di sostanze stupefacenti con sequestro di Kg. 240 circa di marijuana, nascosta in un camion. Lo stesso era irreperibile dal 2013.

·       Ottobre 2014. In Durazzo (Albania) veniva identificato e tratto in arresto ALEKSI Haki, poiché condannato ad anni 26 (ventisei) e mesi 1 (uno) di reclusione, dovendo scontare una pena residua di anni 17 (diciassette) e mesi 1 (uno) per associazione per delinquere, tentato omicidio, induzione e sfruttamento della prostituzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Lo stesso era considerato il capo della mafia del Kanun che imperversava sulla riviera del Golfo del Tigullio.

·       Ottobre 2014. Operazione “Grimaldello” con l’arresto di 9 persone su o.c.c. ed il deferimento di 19 fiancheggiatori tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al furto, ricettazione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi. Nel corso dell’indagine era stato possibile attribuire alla “banda” 47 furti in danno di strutture sanitarie, esercizi commerciali ed abitazioni private.

·       Maggio 2015. Arresto di MISKU Ylli, albanese trovato in possesso, celati dentro la propria autovettura dove era stato rimosso l’airbag, di oltre tre chilogrammi di hashish.

·       Agosto 2015. Identificazione sotto falso nome ed arresto in Belgio di SEJDIRAJ Erjon, inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi, ricercato dal 2000, poiché autore, in concorso, dell’omicidio Ponce e condannato all’ergastolo.

·       Ottobre 2016. Al termine di articolate indagini venivano identificati gli autori del furto di legname pregiato ad uso calciature di fucile in radica di noce, commesso in Castel San Giovanni nel novembre 2015 per un valore di oltre un milione di Euro. L’investigazione permetteva di deferire all’Autorità giudiziaria 9 persone per i delitti di furto e ricettazione, nonché recuperare la quasi totalità della refurtiva (1.240 calci sbozzati in radica di noce) e l’autocarro utilizzato per il furto.

·       Settembre 2016. Al termine di un’indagine lampo si procedeva all’identificazione ed al fermo di indiziati di grave delitto di SINGH Kanwaljit, SINGH Jagroop, SINGH Daljeet e SINGH Jagmohan, ritenuti colpevoli di omicidio in concorso, nei confronti del connazionale SINGH Jagtar, rinvenuto cadavere pochi giorni prima nel greto del fiume Trebbia.

·       Ottobre 2016. Con l’arresto di ZUNCHEDDU Massimiliano operato in Casarile (MI), veniva assicurato alla giustizia anche il terzo responsabile, dopo CAMINNECI Luciano e MUSICO’ Orazio, del grave ferimento della guardia giurata VIGORITO Giuseppe, durante la rapina a mano armata al furgone blindato portavalori, davanti al Mercatone Uno di Rottofreno (PC), nell’aprile 2016.

·       Dicembre 2016. Arresto di due persone e sequestro di kg. 421 di Hashish trasportati su un furgone proveniente dalla Puglia e diretto a Torino e celati con documentazione relativa a “olio extravergine d’oliva”.

·       Marzo 2017. Operazione “Don Abbondio”. Arresto di XUE Zhen, CHEN Haitao, RUBBINI Fiorella e CASTELLINI Matteo, nonché deferimento di altre 23 persone, dedite alla celebrazione di falsi matrimoni tra cittadini italiani ed extracomunitari per “regolarizzare” quest’ultimi sul territorio nazionale.

·       Marzo 2017. Eseguita ordinanza di custodia cautelare nei confronti di MOI Angelo, MOI Antonello e CHISARI Giuseppe, ritenuti gli autori della rapina a mano armata con sequestro di persona, avvenuta nel febbraio 2017 ai danni della filiale UBI Banca di Gragnano Trebbiense.

·       Aprile 2017; Operazione “Suerte” che permetteva di disarticolare una consorteria in possesso di armi, dedita al traffico di sostanze stupefacenti, con l’arresto di HALILAGA Ardian, DI LENO Dino, SORTE Giuseppe, Magnani Andrea e TILA Saimir, deferendo all’Autorità Giudiziaria ulteriori 16 persone.

·       Aprile 2017. Ambito operazione “Æmilia” contro la ‘ndrangheta, arresto di CORTESE Riccardo Antonio, trovato in possesso di armi clandestine attribuite alla cosca.

·       Aprile 2017. Localizzato e tratto in arresto in Santa Maria – Isola di Sal, Repubblica di Capo Verde: FILOSA Alfonso, latitante dal settembre 2016, già direttore dell’ufficio provinciale del lavoro di Piacenza, condannato per peculato, corruzione, rivelazione di segreti d’ufficio ed altro, dovendo ancora scontare anni 10, mesi 8 e giorni 5 di reclusione.

·       Luglio 2018. Identificazione sotto falso nome ed arresto in Tirana (Albania) di VANGJELAJ Fatmir, ultimo autore libero dell’omicidio Ponce, anch’egli inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi, dovendo scontare 21 anni di reclusione.

·       Luglio 2018. Fermo di indiziato di grave delitto nei confronti di ISTRATI Nicolae, rintracciato in Milano mentre si dava alla fuga, poiché resosi responsabile di violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni personali pluriaggravate e tentata rapina ai danni di esercente di un bar di via Dante Alighieri.

·       Ottobre 2018. Operazione “Romeo 2017” conclusasi con l’arresto di 8 persone colpite da o.c.c., poiché ritenute responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti tipo cocaina, nonché possesso di armi e autori di 8 furti in abitazione in provincia di Firenze.

·       Novembre 2018. Arresto su ordine di custodia cautelare richiesto dalla Procura DDA di Bologna nell’ambito del processo Æmilia di imputati ancora liberi dopo la condanna in primo grado del 31 ottobre 2016 – Tribunale di Reggio Emilia, di: IAQUINTA Giuseppe, AMATO Alfredo, CRIVARO Antonio, LOMONACO Francesco e ARENA Carmine.

·       Novembre 2018. Arresto su ordine di esecuzione, spiccato dalla Procura Generale di Bologna, dietro rigetto di ricorso presentato alla suprema Corte di Cassazione, per 6 condannati del processo Æmilia: CALESSE Mario, DILETTO Alfonso, FERRARO Vincenzo, PROCOPIO Giovanni, SARCONE Nicolino, e TATTINI Roberta.

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