La sanita' al tavolo degli Stati Generali di Forza Italia a Benevento

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E’ stata una lunga giornata di confronto quella promossa quest’oggi dall’onorevole Nunzia De Girolamo presso Palazzo Paolo V con "Ascolto e confronto: verso gli Stati Generali" di Forza Italia.

Tanti gli argomenti trattati da esponenti del mondo politico e professionale. Sullo sfondo un video di Silvio Berlusconi a patrocinare la kermesse, che ha promosso tematiche scottanti per il territorio nazionale e in particolare per il Sannio. Tra le tante la questione sanità, presa ancora una volta di mira dal MEF. Tagli e sperequazioni sono ormai insostenibili sul piano nazionale, figurarsi per la realtà sannita, già indebolita da precedenti sviste e inadeguatezze programmatiche. Se la sanità fosse un quadro, verrebbe da rappresentarlo con il famoso “Urlo di Munch”, manifesto della condizione umana attuale, stretta nella morsa dell’inerzia, della crisi e dell’incapacità di agire il cambiamento.

L’onorevole De Girolamo, sentiti gli esponenti che si sono avvicendati al tavolo, esprime poche perplessità sul come agire: “Liberare gli ospedali da un certo affarismo e perseguire la buona sanità, che sia pubblica o privata”. Un pensiero che l’onorevole Aldo Patriciello sostanzia con valutazioni sull’opportunità di colmare il gap tra le varie regioni italiane: “Esistono in Italia 20 sanità diverse e quelle del sud sono etichettate come “regioni canaglia”. Le regioni virtuose vanno emulate per il loro coraggio di premiare la meritocrazia, ma anche di saper investire sulle nuove tecnologie, capaci oggi di fare la differenza nelle prestazioni specialistiche e chirurgiche”.

La riflessione si spinge oltre, a ripensare a confini regionali allargati per promuovere sinergie in un rapporto mutualistico. Un pensiero va anche alle governance delle ASL, che devono recepire l’invito ad una riduzione dei costi. Poi il deputato F.I. avverte: "il ceto medio sarà costretto a breve a pensare ad un’assicurazione sulla salute, in quanto saremo chiamati a pagare le tasse in relazione all’ISEE”. Se gli utenti vivono male il management della sanità, non si dicono soddisfatti neanche gli addetti ai lavori. Al tavolo molte delle figure istituzionali sono operatori sul campo, in rappresentanza della sanità pubblica e privata. Il coordinatore provinciale di Forzia Italia, Fernando Errico - che è anche medico - prova a tirare le somme alla fine di ogni intervento. Ne viene fuori un Paese che ha cominciato a deperire sin dalla modifica al Titolo V alla Carta costituzionale, stritolato da una cattiva applicazione del nuovo dettato costituzionale, incompetenza manageriale dei singoli ospedali e una mancata lettura dei bisogni territoriali.

Tommaso Zerella, Direttore del Dipartimento di Prevenzione e Dirigente responsabile U.O.C. Igiene e Sanità pubblica, lamenta la presenza di ben sei dirigenti sanitari non locali alla guida delle nostre ASL, “come a dire che nessun locale sarebbe stato all’altezza”, dice. C’è chi immagina di riaprire gli ospedali di S. Agata dei Goti e di S. Bartolomeo in Galdo, ma Gianni Ianniello, direttore dell’UOC Oncolologia presso il “Rummo”, esprime le sue perplessità in merito. “Questo comporterebbe una dispersione dei fondi, già esigui”, afferma.

Medici già affermati ed altri in procinto di specializzarsi auspicherebbero l’apertura degli stessi o un ampliamento dell’organico presso ospedali già operativi per poter condurre una vita meno pendolare o per trovare giusta occupazione, ma al momento Benevento pare ancora il fanalino di coda rispetto a Napoli e alla emergente Salerno, cui il presidente De Luca sta rivolgendo le sue campanilistiche attenzioni, secondo alcuni dei presenti. Altri nodi vengono portati al pettine dai sindaci dei territori beneventani.

Carmine Montella, sindaco di Paolisi, ammette che l’emergenza territoriale si regge sulle azioni dei volontari e sulla sanità non convenzionata, che sopperisce alle lacune della sanità pubblica e di quella privata, oggetto quest’ultima di attacchi ingiustificati. Fare rete tra il pubblico e il privato, lottare per un management che privilegi la qualità e non il risparmio, scovare la “non sanità”, che usurpa le risorse statale e dei singoli, sono altri temi di un dibattito non esauribili al tavolo di Forza Italia che ha instillato, nondimeno nei presenti il seme della riflessione.

Sonia Caputo



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