Studente aggredito a scuola per adesivi antifascisti, parla la classe

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“Ribadiamo la nostra ferma condanna verso ogni tipo di violenza ed esprimiamo la nostra solidarietà allo studente aggredito”.

“Con questa nota vogliamo esprimerci sul vergognoso episodio di violenza verificatosi ieri mattina, 27 marzo, nel nostro istituto”. Così gli alunni della Va dell’istituto scolastico beneventano che sono intervenuti dopo l’episodio violento verificatosi nei giorni scorsi dove uno degli studenti è stato picchiato per alcuni adesivi antifascisti.

“Due studenti, hanno pensato bene di ‘dare la caccia’ – hanno scritto gli studenti – ad un coetaneo ‘reo’, secondo loro, di aver attaccato alcuni adesivi recanti la scritta ‘Benevento Antifascista’ all'interno della scuola. Lo hanno raggiunto nel bagno che è di fianco alla sua classe e gridando ed inveendo contro di lui, hanno cominciato a colpirlo con pugni al volto ed alla testa, sotto gli occhi attoniti di alcuni di noi, provando infine a trascinarlo a staccare con loro gli adesivi. Tornato in classe, lo studente aggredito, visibilmente molto scosso, è stato opportunamente circondato dalla solidarietà dei presenti, anche loro ancora increduli per l'accaduto”.

“L'avvenimento – raccontano gli studenti – lascia tutti noi esterrefatti e turbati, ed è per questo che sentiamo l'esigenza di condannare fermamente ogni episodio di violenza all'interno della nostra scuola come delle altre. Ci sembra assurdo che per un'adesivo che per di più ricorda i valori della Resistenza Partigiana al Fascismo (ricordiamo che la Costituzione Repubblicana vieta la riorganizzazione di partiti fascisti secondo qualsiasi forma) un ragazzo possa essere aggredito nel luogo che dovrebbe essere il massimo simbolo della cultura (argine fondamentale a qualsiasi dittatura o totalitarismo) ed in cui le individualità dovrebbero crescere libere e senza pregiudizi ed imparare una coesistenza pacifica nel segno del rispetto reciproco tra tutti. Non è un caso che al contrario, nel mondo dell'imbarbarimento culturale e morale, dove la scuola viene a configurarsi solo come il luogo di addomesticamento della futura forza lavoro, precaria e da sfruttare alcuni giovani possano arrivare a cadere preda delle organizzazioni neofasciste e della violenza e dell'odio xenofobo di cui sono portabandiera”.

La classe conclude: “Ribadiamo la nostra ferma condanna verso ogni tipo di violenza ed esprimiamo la nostra solidarietà allo studente aggredito, auspicando al contempo la creazione di percorsi scolastici formativi e momenti di riflessione collettiva. Ci auguriamo che tali episodi non accadano più all'interno del nostro istituto, anche grazie al contributo attivo di tutti gli altri studenti e del personale docente e tecnico-amministrativo”.



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