Bologna, migranti nelle parrocchie per la Giornata dei poveri. Organizza don Prodi

Dopo avere lasciato la parrocchia di Ponte Ronca di Zola Predosa, il nuovo impegno del nipote dell'ex premier

Don Matteo Prodi

Don Matteo Prodi

Bologna, 5 novembre 2017 - "Accogliete i migranti dell'Hub di via Mattei". E' questo l'appello alle parrocchie di Bologna da parte dell'Arcidiocesi di monsignor Zuppi, diramato attraverso il  supplemento settimanale dell'Avvenire "Bologna sette". L'occasione sarebbe la prima Giornata mondiale dei poveri, che sarà domenica 19 novembre.

L'Hub di via Mattei è stato visitato da Papa Francesco poco più di un mese fa, la sua prima tappa nella visita alla città. "Vorremmo condividere un tratto di strada con gli ospiti dell'Hub, dove vivono quasi 500 fratelli appena arrivati in Italia",è quanto si legge su "Bologna sette". E il referente dell'iniziativa è don Matteo Prodi, nipote dell'ex premier Romano e figlio di VIttorio, fino a poco più di un mese fa sacerdote della parrocchia di Ponte Ronca a Zola Predosa. La scelta di don Prodi dopo 12 anni nella parrocchia della frazione era dovuta ad alcune critiche al suo operato, in parte legate anche alla sua scelta di avere ospitato alcuni profughi in canonica. Don Matteo Prodi è ora nella parrocchia di Santa Rita a Bologna, ed è a lui che dovrà rivolgersi chiunque voglia chiedere informazioni o confermare la propria adesione all'iniziativa lanciata dall'Arcidiocesi. 

Ponte Ronca, tutto il paese all’ultima messa di Don Prodi

"Il Papa ha chiamato i migranti 'lottatori di speranza' e potessimo diventarlo tutti noi bolognesi", scrive ancora "Bologna sette". "Si propone quindi alle parrocchie di rendersi disponibili per questa domenica di fraternità, per condividere con loro un tratto di strada". L'appuntamento di domenica 19 sarà alle 9.30 nella chiesa di San Giacomo della Croce del Biacco, in via Stradelli Guelfi: qui ogni parrocchia conoscerà i propri ospiti. In ogni parrocchia, poi, si celebrerà la messa tutti insieme e si condividerà la mensa, e infine gli ospiti saranno riportati all'Hub. La Curia prevede la partecipazione di una decina di persone per ciascuna comunità.

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