Ultimi preparativi allo stadio per l'arrivo del Papa
Bologna, 30 settembre 2017 - Entusiasmo e testimonianza, queste sono le due principali reazioni che la visita del Papa ha evocato nella Chiesa di Bologna. «Io ho percepito un grande gioia – spiega don Riccardo Respini sdb parrocco nella parrocchia di San Giovanni Bosco – sono state più di 300 le persone che hanno chiesto il pass per partecipare alla messa. Tanti sono rimasti senza e andranno dove non c’è bisogno del pass. Al di là di quello che dicono i media c’è un grande affetto per il Papa e la gente è davvero attenta a quello che dice questo Pontefice».
La visita del Papa: ecco il nostro speciale
Don Luciano Luppi, parroco nella Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Gemma Galgani e cappellano del Bologna Calcio, sottolinea quali risvolti futuri avrà questo evento. «Il Papa viene in maniera molto opportuna per scuotere il clima di torpore in cui è caduta la nostra città. Vogliamo essere una chiesa che maternamente va incontro a tutti e mi sembra molto bello che ci sia la Madonna di San Luca allo stadio per ribadire questo abbraccio materno. Mi è sembrato anche positivo che lo sport professionistico bolognese si sia mosso per poter partecipare, è la testimanianza che nessuno di noi può restare spettatore, ma tutti dobbiamo scendere in campo. Infine, mi piace evidenziare come venga anche per coloro che pensano di aver già chiuso i loro conti con la fede e con il Vangelo».
Ci si muoverà anche dalla provicia, dove è più forte il discorso delle unità pastorali. «Nelle nostre due parrocchie – spiega don Massimo D’Ambrosca, parroco a Pontecchio Marconi e a Borgonuovo – i posti assegnati sono stati ampiamenti coperti, per cui abbiamo pensato di creare un momento per potere seguire televisivamente insieme la celebrazione dello stadio. La visita sta creando un interesse e una curiosità molto forte. Tra l’altro si inserisce tra le nostre due feste parrocchiali all’interno di un percorso di comunione e di fraternità che stiamo facendo in questo periodo, per cui questo è un ulteriore momento per camminare insieme e metterci in ascolto».
Per don Mario Fini, parroco a Sant’Anna e a Santa Maria della Misericordia, papa Francesco darà l’input di essere ancora più missionari. «La comunità ha desiderio di partecipare alla messa allo stadio, altri andranno in piazza San Domenico e altri ancora andranno in piazza Maggiore per l’Angelus. Darà un grande impulso a Bologna perché questa non è una visita solo per i cristiani ma per tutta la città, a testimonianza di come siamo una Chiesa in uscita». E’ don Mario Cocchi, parroco a San Giovanni in Monte a sintetizzare il pensiero dei suoi confratelli. «L’euntusiasmo si è subito manifestato e tanti hanno chiesto di partecipare. La visita avrà una funzione importante di incoraggiamento per quanto riguarda la volontà di camminare insieme. Il Congresso Eucaristico Diocesano ci ha fatto riflettere sul ruolo missionario della nostra Chiesa, un compito che possiamo svolgere in modo completo solo se noi siamo i primi a camminare insieme».
La comunità di don Paolo Marabini, parroco a Padulle e coordinatore del Congresso Eucaristico Diocesano, sarà coinvolta in maniera singolare. «Sicuramente ha suscitato un grande interesse per una visita che ci vede coinvolti in diversi modi. Abbiamo avviato con la Caritas un progetto interparrochiale e intercomunale dal titolo “Dispensa Solidale” che quotidianamente prepara 90 pasti a persone che sono in difficoltà economica e 24 persone che usufruiscono di questo servizio pranzeranno con il Papa in San Petronio e questo io penso sia un regalo grande per tutti noi».
Infine don Riccardo Mongiorgi, parrocco a Bondanello. «Già ora si respira l’atteggiamento di chi vuole accogliere quanto il Papa ci dirà per poi metterlo in pratica. Viene nel giorno in cui tutta la Chiesa celebra la giornata della Parola e questo renderà ancora più forte il messaggio che vorrà consegnarci».
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