Savignano, l’ex sindacoTeodorani è morto a 92 anni

Attivo in politica fino al 1995

Umberto Teodorani

Umberto Teodorani

Savignano (Cesena), 23 ottobre 2017 - Si è spento a Savignano domenica  mattina nella sua casa nel quartiere Cesare, Umberto Teodorani, 92 anni, l’uomo politico più longevo di Savignano essendo stato sulla scena per ben 45 anni, dal 1951 al 1995. Lascia i figli Stefano e Antonella, la nuora, il genero, i nipoti Giulia, Costanza, Jonathan e Filippo.

Il funerale avrà luogo oggi lunedì 23 alle 15.30 in forma civile presso la camera mortuaria del cimitero di Savignano, prima di essere accompagnato a Cesena per la cremazione. Il saluto dei tanti amici e dei compagni di partito sarà preceduto con un ricordo del suo percorso istituzionale svolto per mezzo secolo nella città di Savignano. La sua attività politica attiva istituzionale inizia il 19 giugno 1951 quando viene eletto per la prima volta consigliere comunale e assessore; il 19 giugno 1956 sindaco Pci, riconfermato il 2 dicembre 1960; il 18 gennaio 1965 consigliere comunale, il 3 luglio 1970 ancora sindaco e si dimette il 16 novembre 1970; l’11 luglio 1975 consigliere comunale e assessore, riconfermato nel 1980 e 1985; nel 1990 viene eletto per l’ultima volta consigliere comunale. Sulla scena politica attiva amministrativa savignanese è rimasto per ben 45 anni, ai quali vanno aggiunti altri anni come attivista del partito comunista.

IN una delle ultime interviste, del 2014 ci disse: «I problemi quando entrai in politica erano naturalmente diversi. Allora si trattava di ricostruire il paese disastrato dagli eventi bellici, di combattere la fame e la disoccupazione. Ho visto tanta gente partire per l’estero e per i grandi centri del nord, emigranti in cerca di lavoro e di maggiori fortune. La soddisfazione più bella è stata poi vederli tornare negli anni ’90 con la voglia di restare, li salutai alla partenza e li riabbracciai al ritorno. Nella mia piccola parte ho contribuito alla ricostruzione e all’enorme sviluppo della città».

Carlo Sarpieri, oggi 69enne, gli subentrò sindaco il 16 novembre 1970 a soli 21 anni diventando il sindaco più giovane d’Italia e così ricorda Umberto Teodorani che lo volle al suo posto: «E’ stato la memoria storica della vita politica di Savignano e protagonista della ricostruzione post bellica. Ogni opera pubblica di Savignano porta il segno del suo impegno e della sua passione. Savignano gli deve molto. E’ stato un uomo di grande saggezza, trasmettendomi la sua esperienza con grande generosità. Mi ha sempre insegnato di usare il buon senso. Era una persona molto tollerante, ma non ha mai accettato l’ingiustizia sociale e il privilegio, interpretando la politica come servizio per gli altri».