Sesto, parrocchia anti-Halloween. "Rito che evoca il demonio"

Questa sera nella frazione spazio a via Lucis e preghiera fino all’alba

Una festa di Halloween

Una festa di Halloween

Sesto Imolese, 31 ottobre 2017 - E’ ormai una tradizione: mentre in città e nel circondario si organizzano eventi a tema dedicati a grandi e piccoli, a Sesto Imolese la parrocchia Santa Maria Assunta continua la propria battaglia contro Halloween. Il copione, inaugurato alcuni anni fa in corrispondenza del crescente successo della festività anglosassone anche a queste latitudini, si ripeterà questa sera. Alle 20.45, nel teatro parrocchiale della popolosa frazione alle porte di Imola, andrà in scena un incontro dal titolo inequivocabile: ‘Halloween? Usiamo la testa, non la zucca’.

A seguire, spazio alla «via Lucis» di Halloween e, in chiesa, «preghiera di intercessione e adorazione eucaristica notturna», fino alle 7.

Halloween, la Chiesa al controattacco: "Vestitevi da santi"

«Non c’è bisogno di aspettare Halloween per vedere in giro delle zucche vuote», si legge sul volantino che pubblicizza l’iniziativa promossa dal Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa della Diocesi imolese.

«L’idea – scrive su Facebook il direttore del Gris, don Fabio Arlati – nasce dal vedere come questa festa cattolico-celtica di preghiera e comunione gioiosa con i propri defunti sia stata svuotata di luce dai protestanti americani avversi alle ricorrenze dei ‘santi’ e dei ‘morti’, nonché riempita di tenebre. E resa progressivamente, anche grazie al cinema, una anti-festa della neostregoneria luciferiana e del satanismo». Numerosi, secondo Arlati, i motivi per rinunciare al ‘dolcetto o scherzetto’ e non partecipare a feste a base di zucche intagliate, zombie e fantasmi.

«Si tratta di un rito occultista e idolatrico di evocazione almeno implicita del demonio – mette in guardia il direttore del Gris imolese – e la Chiesa raccomanda di non frequentare luoghi in si evocano le ‘potenze’. Una demonopedagogia per accogliere l’occultismo come ‘fuoco che non brucia’ e una idea di vita e morte patologica e anticristiana. Riti collettivi che, evocando il demonio, hanno lo scopo di allontanare l’aiuto dei santi per diventarne una preda più facile: una parodia della morte che fa credere che i nostri defunti ci sarebbero ostili così rubando a loro la preghiera preziosissima di questi giorni e il loro aiuto nella ‘comunione dei santi’».

E ancora, durante la notte di Halloween, «si operano veri e propri riti, sotto forma di gioco o scherzo o false ‘rievocazioni storiche’, per avviare i giovani a pratiche che induriscono e uccidono l’anima immortale – prosegue don Arlati –. Si tratta di una ‘apostasia della fede’ in cui si sostituisce l’unica mediazione universale di salvezza di Cristo e della sua Chiesa con il ricorso a pratiche gnostico-esoteriche di auto-illuminazione luciferina. Si tratta di accogliere un clamoroso falso storico nel capriccio della ricerca di uno ‘sballo’ esoterico a ‘buon mercato’ per non affrontare mai il proprio limite e la propria fragilità alla luce di Cristo».