Modena, blitz nell’immobile della vergogna. Salvini porta il caso in Parlamento

Polizia nella casa dei profughi dopo la denuncia del Carlino

Degrado nel degrado

Degrado nel degrado

Modena, 21 dicembre 2017 - Si indaga e si finirà in Parlamento. Dopo la pubblicazione da parte del nostro giornale, venerdì scorso, delle fotografie e dei video che mostrano, senza timore di smentita, la presenza di topi, muffa e sporcizia dentro un’abitazione gestita da una coop a Modena, per l’ospitalità di 22 profughi, ieri mattina gli agenti della squadra mobile sono entrati nello stabile alla ricerca di documenti che serviranno come base per un’indagine che la procura ha evidentemente avviato. La cooperativa in questione è L’Angolo, sempre nella città emiliana finita nel mirino (della procura ma anche della Curia) sempre per la gestione di profughi in un’altra struttura, la Madonna del Murazzo. 

Un caso che dalla carta del nostro giornale è destinato ad arrivare a Roma, in parlamento appunto, dove a portarcelo sarà Matteo Salvini passandolo ai colleghi di partito. Il leader della Lega Nord, ieri a Reggio Emilia per inaugurare la sede del Carroccio, si è soffermato sul caso modenese, spiegando che «partendo da questo presenteremo con urgenza una interrogazione parlamentare per compiere controlli a tappeto in tutte le strutture della città e della regione». La squadra mobile nel mentre indaga a 360 gradi, per capire, soprattutto, come sia possibile che 22 profughi ‘ospitati’ da una cooperativa (che ha preso parte ed è affidataria di un bando prefettizio e dunque è per questo pagata) abbiano vissuto a lungo, si parla di mesi, in un ambiente del genere. Non solo documenti, la polizia giudiziaria avrebbe già sentito qualcuno sempre per lo stesso motivo. Pochi giorni fa, al contrario, la prefettura ha eseguito un sopralluogo dentro lo stesso edificio affittato in via Emilia Ovest da privati alla cooperativa, contrapponendo ai nostri articolo la «adeguata vivibilità della struttura» riscontrata. 

Evidentemente c’è chi ritiene, o quantomeno sospetta, che non sia così e che per questa ragione ha avviato delle indagini giudiziarie. «A questi cooperatori andremo a spulciare i bilanci riga per riga», tuona Salvini. E denuncia poi che sul ‘fenomeno italiano dell’accoglienza’ gravitano «interessi mostruosi» che attirano individui e organizzazioni «senza scrupoli. Si può parlare di una vera e propria mafia dell’immigrazione clandestina».  Clandestina perché «i profughi veri, che vanno aiutati e salvati, sono non più del 10% di quelli che arrivano in Italia, agli altri bisogna impedire di partire dall’Africa. Non è gente che scappa dalla guerra – ha concluso il leader della Lega Nord – , è gente che la guerra ce la sta portando in Italia».