Addio a padre Fabio Ottaviani. I funerali venerdì 26 gennaio

E' stato per quasi 25 anni il parroco ai Cappuccini. Se n’è andato in pace, come ha sempre vissuto

Padre Fabio Ottaviani, 79 anni

Padre Fabio Ottaviani, 79 anni

Pesaro, 25 gennaio 2018 - Se n'è andato come ha sempre vissuto: in pace. Padre Fabio Ottaviani, 79 anni, è morto ieri mattina all’ospedale di Osimo, dove era stato ricoverato nel pomeriggio del giorno prima per un problema respiratorio. Gli infermieri gli avevano portato la colazione. Quando, pochi minuti dopo, sono tornati lo hanno trovato addormentato. Hanno tentato di risvegliarlo, senza esito. Dormiva nelle braccia di quel Signore Gesù che ha tanto amato e predicato e non c’è stato verso di convincerlo a tornare. Nessuno si è accorto del passaggio, nemmeno il suo compagno di stanza: non un lamento, né un segnale. Se n’è andato così, Padre Fabio. Con la pace, la delicatezza, la luce che ha seminato dovunque il suo saio, umile ma profumato di una spiritualità contagiosa, carismatica e devastante, si è posato.

Era nato a Piobbico il 29 giugno del 1938, nutrito dalla fede della mamma e del papà che, amava ricordare lo stesso Padre Fabio, «quando ero bambino vedevo inginocchiarsi ogni sera in casa, dopo una giornata di duro lavoro, per pregare il Rosario». Era diventato sacerdote nel 1962. E’ stato vice parroco nella parrocchia dei Cappuccini, a Pesaro, dal 1970 al 1985, anni in cui aveva inventato, tra l’altro, il «Grillo d’oro», concorso canoro per bambini che ebbe una rilevanza nazionale.

La sua pastorale si è alternata tra il quartiere di Pantano, tra la gente di popolo semplice e profonda come lui, e il santuario di Loreto, che ha retto come parroco per 19 anni, prima di tornare di nuovo a Pesaro, parroco dei Cappuccini (dal 2004 al 2013), per poi farvi ritorno dal 2013 in veste di vice-rettore. Da qui faceva partire le celebri «pillole quotidiane», ovvero le sue riflessioni sul vangelo che diramava via whatsapp a ben seicento contatti per migliaia di lettori che ogni mattino masticavano il suo commento per vivere meglio il Vangelo. Tra questi il vescovo di Loreto.

«Mi ha toccato – dice il parroco dei Cappuccini padre Damiano – la fedeltà di padre Fabio al suo ministero. Da quando gli sono succeduto, mi sono chiesto come facesse a portare avanti tutti gli impegni della parrocchia. Non si tirava indietro. Dobbiamo ringraziare molto per il dono della sua persona. Stiamo pensando di organizzare un pullman per il suo funerale, in programma domani alle 10 al Santuario di Loreto, mentre oggi alle 21 nella chiesa dei Cappuccini, pregheremo il Rosario per lui». Tra i tanti messaggi dei fedeli, uno che racconta chi era questo frate: «Ci ha insegnati che Dio è papà, prima che padre». Padre Fabio è stato un medico delle anime, anche non credenti, degli ultimi, di chi mendicava riparo dalle intemperie della vita a cui ha mostrato il volto del Padre. Ha curato con una medicina che non muore e che lascia in dono: l’amore.

d.e.