Reggio Emilia, danno fuoco all’altare della chiesa

Incendio doloso in Sant’Agostino venerdì sera: piromane ripreso dalle telecamere

L'altare danneggiato dall'incendio

L'altare danneggiato dall'incendio

Reggio Emilia, 28 novembre 2017 - L’altare che prende fuoco, i fedeli riuniti in preghiera che accorrono e spengono le fiamme, evitando per un soffio che i danni, nella migliore delle ipotesi, diventassero ingenti e che ci potessero essere intossicati o feriti.

Al momento c’è solo un’inquietante certezza sull’incendio divampato nella chiesa di Sant’Agostino, in piazzetta Pignedoli, poco dopo le 19 di venerdì: l’origine dolosa.

Qualcuno, come testimoniano le telecamere, è infatti entrato nell’edificio sacro e ha dato fuoco alla tovaglia del primo altare che si trova a destra, entrando dall’ingresso laterale di via Gazzata.

L’epidosdio è avvenuto durante la messa feriale che viene celebrata alle 18.30 nella cappella della Madonna di Lourdes: qui era riunita una ventina di fedeli che, venerdì sera, ritornando nella navata principale della chiesa, ha sentito odore di bruciato e ha visto levarsi le fiamme, già a un’altezza di venti-trenta centimetri. In quel momento era presente anche il parroco, don Guido Mortari.

Vincendo la paura alcuni di loro si sono precipitati e sono riusciti a spegnere il rogo, evitando che intaccasse il prezioso quadro posto sopra l’altare. Poi, una volta risolta l’emergenza, è venuto il tempo delle domande, e il giorno dopo è stata sporta denuncia. Ora ci si interroga su chi possa essere stato ad appiccare il fuoco, e per quale motivo.

DA qualche tempo nella chiesa di Sant’Agostino avvengono episodi anomali. Di recente sono state trovate tracce di urina: in spregio a qualsiasi regola, qualcuno si è fermato in chiesa a fare pipì. Non solo: qualche sera prima dell’incendio, mentre si stava celebrando la messa, qualcuno ha battuto le mani contro la porta laterale, spaventando i fedeli. C’è chi è andato a vedere, ma la persona che ha fatto quel gesto era sparita.

Poco più di un mese fa, inoltre, un uomo era stato sorpreso a rubare una bici nei pressi della chiesa: i cittadini lo avevano fatto arrestare. C’è poi un gruppo di giovani che da tempo, nella piazzetta davanti alla chiesa, alza la musica a tutto volume, incurante dei residenti e delle numerose chiamate alle forze dell’ordine. Che si sia trattato di una vendetta? Di un gesto gratuito di un vandalo? O di altro?