Reggio Emilia, una notte con la volante, fino a 150 chilometri per ogni turno

Così la polizia fa fronte con grande prontezza a diverse problematiche

Una delle pattuglie della questura reggiana  in azione nella notte

Una delle pattuglie della questura reggiana in azione nella notte

Reggio Emilia, 1 ottobre 2017 - LA ‘Pantera’ si aggira in città a passo lento, osservando cosa succede; a volte scatta - deve farlo - e grazie ai suoi 180 cavalli può balzare e cercare di agguantare la sua preda: il crimine e l’illegalità. Sperimentiamo anche noi, per una serata, le due marce di velocità di una volante della polizia di Stato: mentre è impegnata nella caccia, nelle sei ore di turno, può percorrere fino a 100-150 chilometri nei nostri quartieri. Ci accompagna la dirigente delle Volanti Magdala D’Istria, mentre alla guida c’è il sovrintendente Francesco Beltrami.

«La maggior parte delle chiamate è per le liti in famiglia: si tratta di interventi delicatissimi, dove non si sa mai, a priori, di fronte a quali scenari ci si può trovare - spiega D’Istria -. Poi sopralluoghi di furto, liti, risse e interventi per soccorso pubblico, questi ultimi ben cinquanta dall’inizio dell’anno, oltre al monitoraggio del territorio». Per ogni turno si muovono per i controlli fino a tre volanti, che si ripartiscono le zone di in cui viene suddivisa la città, «due alla polizia e una ai carabinieri». Dal portone di via Alighieri andiamo nella zona della stazione ferroviaria: «Grazie ai servizi messi in atto in estate anche con la squadra mobile e il reparto prevenzione crimine, la presenza di stranieri che gravitano è diminuita», spiega D’Istria. C’è attenzione per il contrasto al mercato degli stupefacenti, che ha portato di recente all’arresto di alcuni pusher. Non solo: «Qui operano anche gli agenti dell’ufficio Immigrazione, che fanno controlli nelle case per verificare la regolarità delle presenze».

Arriviamo in piazzale Europa: «Qui operano anche pattuglie in borghese, che monitorano i movimenti degli spacciatori». Le volanti si muovono qui anche al mattino oltre che nelle scuole, alla caserma Zucchi e alle fermate degli autobus: «Andiamo anche per stabilire un primo contatto con gli adolescenti e scoraggiarli dalla droga, dal bullismo e dall’uso illegale o pericoloso dei social network». La volante sfila nel parco del Popolo e nelle vie del centro: «Dopo la fase più critica del 2016, ora possiamo dire che nelle vie Nacchi, Filippo Re e Bellaria si può passeggiare anche alla sera». Andiamo a Pieve, «zona dove si cerca di contrastare sfruttamento della prostituzione e spaccio». Gli interventi sui reati segnalati e il monitoraggio del territorio non sono le uniche attività: «Operiamo anche sugli esposti sulle situazioni critiche nei quartieri: dopo le segnalazioni strutturiamo sempre una vigilanza per un paio di mesi». Attraversiamo via Filzi, via Tolstoj, la zona Polveriera: «Di recente sono state denunciate alcune criticità: stiamo controllando. Non trascuriamo alcuna zona - è la rassicurazione ai cittadini - neppure le più periferiche». La radio segnala «un soggetto alterato in via Cecati»: «Si tratta di interventi di non facile gestione - spiega la dirigente - Spesso devono intervenire anche i mezzi di soccorso». L’uso smodato di alcol rappresenta una criticità, soprattutto in certe zone. «Anche segnalare un furto di bici può essere importante: raccogliamo elementi che vengono vagliati in poche ore, talvolta anche con l’ausilio della polizia scientifica, e, grazie all’analisi delle telecamere, riusciamo talvolta a identificare presto i reponsabili». La ‘pantera’ ritorna nella sua tana di via Dante: abbiamo percorso una cinquantina di chilometri ma la notte per agenti è ancora lunga.