"L'ipotesi di un governo del cambiamento la proponiamo anche al Pd". E' quanto ha detto Luigi Di Maio nel corso della sua visita al Vinitaly di Verona tra un bagno di folla e un cordone serrato di forze dell'ordine. Il motivo di questa task Force? "Eh ci sono tutte queste telecamere..." risponde ironico parlando con l'Adnkronos e fa il cenno di temere per la sua incolumità. "Io voglio fare un appello al senso pratico a tutti, non ci si può fermare e bloccarsi sulle logiche politiche". "Oggi non è previsto nessun incontro con Salvini" dice, visitando gli stand. "Il M5S non può prendere in considerazione un centrodestra che non esiste". Sottolineando come c'è "chi si ostina a volerci propinare questa immagine di centrodestra" che "è una strada non percorribile, ma potrebbe essere un danno per il Paese, visto le lacerazioni che hanno al loro interno". "Per questo ho rivolto l'idea del contratto alla Lega e al Pd - spiega Di Maio -. Che è ipotesi di cambiamento non proposta solo alla Lega, ma anche al Pd". Sorridente, non lesina selfie ai suoi elettori, soprattutto giovani entusiasti, che lo chiamano e gridano "Luigi sei grande", come confermano due ragazze di Formia che dicono "non lo abbiamo mai tradito". Qualcuno grida a squarciagola tra la folla "vogliamo un governo!" e un altro canta scherzosamente "pagaci da bere". E lui gira per tutte le regioni d"Italia a omaggiare il top dei vini italiani. "Il vino fa conoscere le nostre bellezze e da un valore in più al nostro Paese - conclude Di Maio -, ma è anche l'occasione per distendere gli animi ed è uno strumento di dialogo".