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Autonomia differenziata per distruggere lo Stato

Opinionista: 

L’autonomia differenziata è la secessione dei ricchi, un modo per far diventare ancora più danarosi quelli del Lombardoveneto, un bel piattino della Lega che si conferma nordissima, razzista e nemica del Sud. Peraltro il debito pubblico rimarrebbe al Sud, dopo che negli ultimi venti anni lo Stato ha investito e sperperato solo in Padania. Ma non è la sola notizia negativa; non tutto il Movimento 5 Stelle si è opposto alla secessione del Nord; stranamente poi il Pd addirittura è favorevole, a tratti: con l’Emilia Romagna che chiede di spendere i soldi delle tasse, tutti, senza dare nulla alle regioni più in difficoltà. Quello che avviene in queste settimane è la devastazione dell’Italia, con decine di norme anticostituzionali, con un presidente della Repubblica che dovrebbe intervenire e dire di togliere tutto di mezzo, tanto abnormi sono le norme in questione. Ha fatto benissimo De Luca a provocare e a chiedere l’ingresso al tavolo delle decisioni, con la richiesta di autonomia per la Campania; richiesta fatta alla ministra Stefani, veneta, il cui unico obiettivo è distruggere il Mezzogiorno, come Salvini, come chiunque abbia contatto con la Lega. Che ha levato la scritta Nord per essere ancora più razzista e con la mossa subdola di prendere anche voti al Sud. Ridicole, fumose, disperate come al solito le mosse di de Magistris, un personaggio inadatto alla politica e che dovrebbe essere pensionato senza alcun dubbio, invece di aiutare De Luca, pur di non essere messo da parte si è messo a creare confusione, a polemizzare, a creare ammuina. Fa la parte dei polli di Renzo, si scannano prima di essere uccisi. Una scena davvero delirante. Autonomia differenziata significa distruggere lo Stato, aumentare la ricchezza di Lombardia e Veneto e mettere definitivamente da parte Roma, l’unità nazionale; è un processo che Gentiloni, del Pd, ha promosso, in questo ha ragione Renzi che ha dichiarato che non avrebbe mai fatto un aborto del genere. Con questa mossa la Lega ritorna un partito razzista e antimeridionale, impossibile per nessun napoletano votare questo partito, si darebbe la zappa sui piedi. È vero ci sono esponenti anche al Parlamento che sono campani e sono leghisti, ma la strategia di costoro è solo la conservazione della propria poltrona, null’altro, come abbiamo assistito tante volte in questi ultimi decenni, i nostri politici non votano per i nostri interessi, ma per il proprio tornaconto personale. La figura più bella in tutta questa vicenda l’ha fatta un commercialista di Napoli, Presutto, parlamentare del partito di Grillo, che è riuscito a descrivere gli assurdi anticostituzionali della mossa razzista della Lega, ordita dai presidenti Zaia e Fontana, il cui obiettivo è solo la Secessione. Presutto vuole discutere di questa autonomia in Parlamento, mossa che la Lega non vuole, avendo inserito la mina della discussione come se si fosse in trattativa con altre entità religiose, sì, per evitare ogni discussione Salvini vuole bypassare Parlamento e Sud, in modo da rendere padrone di tutto il bilancio statale due o tre regioni d’Italia. Come fa un simile personaggio come Salvini ad essere votato nel Sud? Volendo distruggerlo e affamarlo? Ecco due motivi semplici di riflessione: la enorme ignoranza dell’elettorato meridionale, ormai in balia del web e delle cretinate sparse tra twitter e roba simile; la ancora più enorme imbecillità delle nostre classi dirigenti: ecco se De Luca promuove una iniziativa coraggiosa, se vuole sparigliare le carte non è possibile che il maggior avversario di questa mossa intelligente sia il sindaco di Napoli, che non solo ha male amministrato fino a questo momento il Comune, ma ha creato turbativa con questa mossa. Poteva stare in silenzio, annunciare qualche altra iniziativa, invece il suo unico obiettivo, in vista della campagna elettorale dell’anno prossimo delle regionali, è stato solo quello di interessarsi del suo futuro politico, ora ancora più precario.