MERCATO DELL’ARTE

Ch.ACO: la fiera d'arte contemporanea in Cile cresce di anno in anno

di Nicola Zanella

Marea, 2009 di Carlos Martiel. Courtesy: ROSSMUT, Roma

4' di lettura

Tempo di fiere di arte contemporanea non solo nel Vecchio Continente ma anche in Sud America. Si è infatti da poco conclusa (15 ottobre) Ch.ACO, la Fiera Internazionale d'Arte Contemporanea del Cile, che si è svolta presso la CV Galería di Santiago. Giunta alla sua nona edizione, la manifestazione negli ultimi anni si è affermata come uno degli appuntamenti di maggiore rilievo nel panorama fieristico dell'America Latina, coinvolgendo artisti e gallerie provenienti anche dagli Stati Uniti e dall'Europa.

Nel corso degli anni in Cile è aumentato il numero dei collezionisti e le imprese e le istituzioni sono sempre più coinvolte. Il mercato dell'arte in Cile è ancora all'inizio, ma negli ultimi anni ha registrato un significativo aumento che si è riflesso nell'aumento delle transazioni effettuate in fiera. Un dato interessante va ricercata nella crescita dei valori economici. Se nel 2009 il valore totale delle opere esposte era stimato in 600.000 US dollari con vendite pari all'80% nel 2016 il valore totale ha raggiunto 6 milioni di US dollari e vendite erano pari a circa il 70%. In questa edizione le opere offerte presentavano un valore compreso tra 200.000 (pesos cileno Clp) (300 Us$) a 30.000.000 Clp (circa 48.000 Us$).

Loading...

Divisa in quattro sezioni, Ch.ACO ha accolto 50 gallerie nazionali e internazionali e spazi d'arte con l'obiettivo di offrire uno spaccato sulle ultime tendenze dell'arte contemporanea. Main, la sezione principale di Ch.ACO, ha ospitato gallerie provenienti da Cile, Stati Uniti, Italia (una sola galleria presente Rossmut), Brasile, Venezuela, Perù, Argentina, Messico, Colombia e Puerto Rico, mentre Focus è stata curata da Cecilia Fajardo-Hill, storico d'arte britannica-venezuelana che ha invitato 18 artisti da nove diverse gallerie a tenere un dialogo intorno al tema dell'oggetto-soggetto nell'arte contemporanea. La sezione Planta raccoglie nove progetti di giovani artisti latino-americani selezionati dal curatore cileno Carolina Castro Jorquera, ed è la più accessibile sul versante prezzo rivolta a un pubblico non ancora abituato all'acquisto di opere d'arte. Lo spazio riunisce nove progetti latinoamericani come KM 0.2 (Puerto Rico) e Sagrada Mercancía (Cile), con prezzi che vanno da 200.000 Clp (300 Us$) a 3.000.000 Clp (4.800 Us$).

Infine Nave De Ediciones, diretta dall'editore cileno Camila Opazo, è la sezione che riunisce 14 progetti editoriali provenienti da Cile, Argentina, Colombia, Stati Uniti, Italia, Messico e Perù.
Tra le gallerie internazionali alcune, quelle di più conosciute, saranno presenti alla prossima edizione di Artissima e tra queste: la francese con sede a Parigi Bendana-Pinel (ha venduto opere dell'artista peruviano Giancarlo Scaglia, del valore di 18mila e 13mila Us$ un dittico, e opere di Pedro Motta, un'installazione di quattro foto a 3.500 Us$), la brasiliana, di San Paolo, Vermelho (ha venduto un dittico dell'argentino Nicolas Cacal, edizione di 3mila a 10mila Us$) e Espacio El Dorado di Bogotà (ha venduto un'installazione di Andrés Felipe Uribe di 13 quadri in formato piccolo a 3.500 Us$). La galleria italiana Rossmut presentava opere degli artisti cubani Carlos Martiel (opere a 6.000 Us$) e Luis Gomez Armenteros (da 3.500 Us$) con un riscontro sia di vendite sia di critica molto positivo.

“La scelta di partecipare a Ch.ACO - spiega Gilda Lavia - è dovuta principalmente alla volontà di esplorare il mercato internazionale, con particolare attenzione all'America Latina, luogo di provenienza di alcuni dei nostri artisti. Con la sua raffinata selezione di poche gallerie di livello, Ch.ACO sembrava essere il contesto migliore per presentare il nostro lavoro ad un pubblico internazionale, un contesto che premia la validità dei progetti anche rispetto ad una realtà giovane come la nostra”.

Il sostegno al mercato dell'arte contemporanea in Cile è dato anche dalla Fundación de las Artes Visuales Asociados de Chile o FAVA CHILE, un'istituzione senza fini di lucro, con una collezione composta da artisti nazionali e internazionali. Il programma di acquisizione ha avuto inizio nel 2014 e riunisce artisti cileni e latinoamericani che lavorano sul tema dei confini e limiti, fisici e concettuali, dell'America Latina. La collezione nasce come un museo itinerante che interagisce con il pubblico. In fiera la FAVA ha realizzato acquisizioni per 20mila dollari, comprando tre opere: una scultura dell'artista Ximena Garrido-Lacca dalla galleria Lidia Benavides di Lima, un'opera della cilena Pilar Quinteros alla Galeria AFA di Santiago Santiago e un video di Sofia Gallisa Muriente presentato dalla galleria km0,2 di Puerto Rico.

Inoltre con i proventi della cena di gala organizzata negli spazi del complesso fieristico è stato acquistato il lavoro dell'artista e poeta cileno Raùl Zurita per 10.000 Us$ un video del 1982 venduto dalla Galerie Isabel Aninat di Santiago. L'acquisizione è stata donata al museo Guggenheim di New York e selezionato dal curatore messicano Pablo Leòn de La Barra, uno dei grandi ambasciatori e promotori dell'arte contemporanea latino americana a livello mondiale. Tra i collezionisti presenti erano ben rappresentati quasi tutti i paesi dell'America Latina ma sicuramente la maggior parte delle vendite è stata sostenuta da collezionisti cileni.

Riproduzione riservata ©
Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti