ISTAT

Accelera l'export extra-Ue. Il made in Italy corre nei Paesi emergenti

di Luca Orlando

(Alamy Stock Photo)

1' di lettura

Due miliardi in più. A novembre accelera ancora l’export extra-Ue, piazzando una crescita tendenziale del 12,9%, arrivando nel mese a 18,2 miliardi di euro.
Una crescita rotonda, marcata per energia (+18,5%), beni di consumo non durevoli (+14,8%) e beni strumentali (+14,7%); di intensità minore per i beni intermedi (+8,8%) e i beni di consumo durevoli (+7,5%).
Il surplus commerciale (+4.602 milioni) è in significativo aumento rispetto a quello dello stesso mese del 2016 (+3.937 milioni).
In termini geografici il progresso è corale, con un picco di vendite in Svizzera (+45,8%) legato probabilmente a partite straordinarie, e un clima che resta ampiamente positivo nei Bric’s. Per Cina, India e Russia il progresso resta infatti a doppia cifra. Unica eccezione l’area dellOpec, mentre altrove vi sono soltanto segni più. Il dato meno brillante tra i mercati maggiori è quello degli Usa, che pure incrementano gli acquisti di made in Italy del 4,2%.

Dall’inizio dell’anno il progresso dell’export extra-Ue è robusto, una crescita dell’8,% che rappresenta un chiaro cambio di passo rispetto allo scorso anno, chiuso in rosso dell’1,3%.

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