indicatori della ripresa

Il leasing strumentale sostenuto dagli incentivi del Governo

di Luca Orlando

2' di lettura

Per trovare valori più alti occorre riportare parecchio indietro le lancette, al lontano 2008. Anno di gloria il 2017 per il leasing strumentale, lievitato nei valori del 12% grazie al potente apparato di incentivazione per gli investimenti in beni strumentali messo in campo dal Governo. Uno sprint che si rafforza con il passare dei mesi, quello registrato dall’associazione di categoria Assilea, con ottobre e novembre in progresso di oltre il 20% sia per numero di contratti che per controvalore. Proiettando anche per dicembre il trend verificato nei primi 11 mesi, si stimano contratti stipulati in leasing strumentale per 8,4 miliardi, un miliardo in più rispetto all’anno precedente, un balzo di quasi il 50% rispetto all’abisso in cui il comparto era precipitato nel 2012. Crescita consistente quest’anno anche per il numero di operazioni, poco al di sotto di quota 200mila, in questo caso un dato già oltre il periodo pre-crisi.

Dalle stime di Assilea si evince che quasi un terzo delle operazioni realizzate è stato effettuato in relazione ad investimenti 4.0, sfruttando dunque gli incentivi posti in essere dal Governo per spingere la diffusione di tecnologie digitali nelle fabbriche.

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«Il dato interessante – spiega il direttore generale di Assilea Gianluca De Candia – riguarda le operazioni più rilevanti, quelle superiori ai 500mila euro, dove i tassi di crescita del 2017 sono i più elevati. E in effetti gli stessi operatori del nostro settore sono rimasti in parte sorpresi della risposta delle imprese: non ci si aspettava una tale reattività sul capitolo 4.0, quello che comporta una rivisitazione dei processi e richiede i tempi di attuazione maggiori».

Scorrendo le ultime stime pubblicate, tra Istat e Federmacchine, si vede per l’Italia un trend univoco di forte ripresa degli investimenti in macchinari e attrezzature, dati corroborati ora anche dalle statistiche Assilea: le operazioni maggiori, quello oltre i 2,5 milioni di euro, sono state più di 100, per un controvalore di oltre mezzo miliardo di euro, esborso lievitato di oltre il 20% rispetto allo scorso anno.

In decisa crescita è anche l’accesso al leasing per sfruttare la “Tecno-Sabatini”, l’incentivazione maggiorata con contributi Mise più robusti per le Pmi che intendono investire in tecnologie di “connessione”. Tra gennaio e dicembre oltre due miliardi di investimenti hanno riguardato questo capitolo, con il leasing a intercettare il 56,3% di questi progetti, percentuale che a dicembre è stata ancora superiore.

«La cumulabilità della Sabatini con super e iperammortamento – aggiunge De Candia – è stata compresa e metabolizzata dagli imprenditori, che sono stati in grado di sfruttare al meglio lo strumento. Il rifinanziamento della legge anche per il 2018 è stato lungimirante, perché diversamente già a gennaio le risorse a disposizione sarebbero state esaurite».

Dopo un anno in corsa le previsioni per il 2018 non vedono in realtà alcun rallentamento in atto, piuttosto il contrario. Per il leasing strumentale le stime degli operatori vedono un progresso del 12,9%, portando il controvalore totale a 9,5 miliardi di euro. In termini di crescita sarà proprio questa l’area migliore, cinque punti oltre la media generale: un progresso del 7,9% che porterà il totale del settore, che comprende anche auto, immobiliare, aeronavale ed energia, a quota 28,4 miliardi di euro.

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