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Trenitalia, Hitachi vince gara per 135 treni regionali

di Marco Morino

Ecco le prime immagini dei nuovi treni diesel ordinati da Trenitalia

2' di lettura

Mentre il governo dice con chiarezza che la nuova missione delle Fs sarà quella di dare dignità al trasporto dei pendolari, mettendo in campo una collaborazione fittissima con le Regioni, arriva notizia di una maxi-commessa da 1,6 miliardi assegnata da Trenitalia (gruppo Fs) a Hitachi Rail Italy (la ex Ansaldobreda, ora di proprietà giapponese) per la fornitura di 135 nuovi treni regionali. Lo comunica una nota di Trenitalia. L’ordine - sottolinea l’azienda - rappresenta un ulteriore tassello per il rinnovo dei treni regionali e il rilancio del trasporto pendolare in Italia.

Gli interni dei nuovi treni

La commessa
Ecco la nota. Trenitalia ha aggiudicato a Hitachi Rail Italy un accordo quadro per la fornitura di 135 nuovi treni regionali a trazione diesel-elettrica attraverso una gara europea per un importo a base d’asta di 1,6 miliardi di euro. I nuovi treni – che entreranno in esercizio a partire dal 2021 – saranno costruiti negli stabilimenti italiani di Pistoia, Napoli e Reggio Calabria, dove sono già in produzione i nuovi treni Rock (il costrutture è sempre Hitachi) ad alta capacità di trasporto, con ricadute positive sul piano dell’occupazione. La gara che ha suscitato un grande interesse a livello globale, con la partecipazione dei più importanti player presenti sul mercato, è stata aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, come previsto dal Codice degli appalti. L’accordo quadro prevede un minimo garantito di 70 treni. Il nuovo accordo quadro si aggiunge agli investimenti già attivati da Trenitalia per la fornitura dei nuovi 500 treni del trasporto regionale Rock e Pop (in questo caso il costruttore è Alstom), già in produzione, per i quali è previsto un investimento economico complessivo di 4,3 miliardi di euro, che inizieranno a circolare già dalla primavera del 2019.

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Un particolare degli interni delle carrozze

Il caso Trenord

«Pendolari lombardi meritano di viaggiare su treni comodi e puntuali. E Trenord, come vedete, non li garantisce. Darò subito mandato al nuovo amministratore delegato di Fs di intervenire». Lo scrive il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli in un tweet con una foto di attesa sui binari. La questione è quanto mai attuale, dopo la proposta del governatore lombardo, il leghista Attilio Fontana, di sciogliere la jointe venture Trenord (50% Fs e 50% Ferrovie Nord Milano) e tornare a un regime di concorrenza per risollevare le sorti del disastrato trasporto regionale lombardo.

«Il nuovo cda di Ferrovie dello Stato, quando si sarà insediato - spiega Fontana - ci dirà quali sono le sue proposte di miglioramento del servizio e quali gli investimenti per la Lombardia, nell'ottica di imprimere una svolta ad una situazione inaccettabile. Siamo naturalmente disponibili a valutarle senza alcun pregiudizio».

«Per ora - conclude Fontana - l’unica proposta in campo per alleviare i disagi dei pendolari è quella di Regione Lombardia, che prevede la scissione di Trenord in due società distinte, una controllata da Fnm e l’altra da Trenitalia, la gestione separata delle singole tratte». Si attendono sviluppi.

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