multinazionali

Per Alfaparf piani di espansione in Asia

di Marika Gervasio

2' di lettura

Le difficoltà economiche che sta attraversando l’America Latina, principale mercato di riferimento, non hanno minato la crescita di Alfaparf Group, multinazionale italiana dell’industria cosmetica che opera nella cura del capello e del corpo integrando ricerca, produzione e distribuzione con marchi come Alfaparf Milano, Dibi Milano, Olos, Becos e Ten Science. I cinque stabilimenti produttivi in Italia, Brasile, Messico, Venezuela e Argentina, occupano oltre 1.300 dipendenti (di cui 400 nel nostro Paese).

«Nel 2016 le economie dell’America Latina, la nostra area di riferimento da cui generiamo circa il 60% dei ricavi compresi Nord e Centro America, hanno proceduto a passo lento - spiega l’amministratore delegato di Alfaparf Group Attilio Brambilla -. È stato un anno difficile per Brasile, nostro primo sbocco, Argentina e Messico. Tuttavia le nostre vendite hanno tenuto. Il fatturato totale del gruppo è arrivato a 237 milioni di euro, poco superiore a quello del 2015, e per il 2017 prevediamo di raggiungere 247 milioni. In Italia, dove generiamo circa il 20% dei ricavi, abbiamo registrato una buona crescita confermando la tendenza positiva dell’anno precedente».

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Il 2016 è stato caratterizzato per il gruppo da un nuovo record della redditività. «Già nel 2015, con l’incremento dell’ebitda dal 16 al 20% era stato conseguito un risultato storico - continua l’ad -. Nel 2016 abbiamo fatto un altro passo in avanti arrivando al 22,7%, a quota 53,9 milioni e quest’anno dovremmo salire al 23% con 57 milioni. La posizione finanziaria nel 2016 si è collocata a 54,73 milioni, in miglioramento rispetto ai 77,84 milioni dell’anno precedente e per il 2017 ci aspettiamo di scendere a 38-39 milioni». La prima metà di quest’anno conferma il trend con ricavi a 119 milioni di euro (+3,4%), margine operativo lordo a 80,6 milioni di euro (+3,1%) ed ebitda a 28,9 milioni di euro, pari al 24,2% dei ricavi.

«L’aumento della redditività - commenta Brambilla - è il risultato di uno sforzo per alzare il livello di efficienza dell’organizzazione aziendale, dalla produzione alla gestione degli stock e alla commercializzazione oltre a alla costante attenzione ai costi».

Nel 2016 è proseguito il piano di globalizzazione di Alfaparf che da qualche anno sta lavorando per aumentare la penetrazione al di fuori delle abituali aree geografiche. «Stiamo guardando al continente asiatico attraverso la costituzione di filiali e accordi di distribuzione commerciale - dice l’ad -. La nostra attenzione è concentrata su Medio Oriente, dove l’anno prossimo dovremmo aprire una filiale a Dubai, ma anche Vietnam, Cambogia, Corea, Indonesia, Taiwan. Gli investimenti in R&S sono fondamentali nella nostra strategia di espansione: abbiamo 50 ricercatori e abbiamo creato laboratori distaccati anche nei poli produttivi di Brasile e Messico».

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