Le conseguenze per LONDRA

Brexit, rapporto top secret del governo: «Pesante impatto sull’economia britannica»

di Nicol Degli Innocenti

Foto Epa

2' di lettura

LONDRA - L'economia britannica peggiorerà dopo Brexit qualunque sia l'esito dei negoziati: questa la conclusione di un rapporto ufficiale del Governo, che avrebbe dovuto restare top secret ma è stato ottenuto e pubblicato dal sito BuzzFeed News. Il documento esamina tre scenari possibili: nella peggiore delle ipotesi, quella di un'uscita dall'Unione Europea senza accordo, il Pil subìrebbe un calo dell'8%; un accordo commerciale con la Ue porterebbe invece a una contrazione del 5% dell'economia, mentre lo scenario più positivo è quello di un'intesa che prevede l'accesso al mercato unico per i prossimi 15 anni – in questo caso l'impatto negativo sarebbe limitato al 2% del Pil.

Le regioni più colpite
Tutti i settori e tutte le regioni della Gran Bretagna subìrebbero l'impatto negativo di Brexit, secondo il rapporto, ma le più colpite sarebbero l'Irlanda del Nord e le regioni del Nord dell'Inghilterra, dove si concentrano le industrie automobilistiche, chimiche e alimentari particolarmente a rischio.
Il Governo non ha negato l'autenticità del rapporto, dal titolo «EU Exit Analysis – cross Whitehall Briefing», che era stato compilato per una discussione tra ministri questa settimana e non ha voluto fare commenti su “indiscrezioni dei media”.

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Nei giorni scorsi il ministro per l'uscita dalla Ue David Davis aveva rifiutato una richiesta del Parlamento di rendere noti gli studi dettagliati sull'impatto di Brexit su 58 settori dell'economia, sostenendo che tali studi non erano in realtà stati fatti. Stamani l'opposizione ha chiesto che il documento venga reso noto dal Governo perché, secondo il partito laburista, non si tratta di giochi politici ma di «migliaia di posti di lavoro, di case e di imprese a rischio».

Il quarto scenario
I sostenitori di Brexit all'interno del partito conservatore hanno però sottolineato stamani che il rapporto non prende in considerazione un quarto scenario, cioè la prospettiva di un accordo commerciale “personalizzato” per la Gran Bretagna che non ricalchi le intese raggiunte ad esempio con il Canada ma vada oltre, comprendendo anche i servizi finanziari. Questo è l'obiettivo dichiarato della premier Theresa May che aspira a una «partnership profonda e speciale» con la Ue dopo Brexit.
Oggi intanto la Camera dei Lord inizia lo scrutinio del Brexit Bill e centinaia di Pari del Regno hanno chiesto la parola in un dibattito che si prospetta acceso. I Lord hanno già dichiarato che la legge va modificata perché è «costituzionalmente inammissibile», dato che concede troppo potere ai ministri a scapito del Parlamento.

Theresa May in Cina
La May inizia oggi una visita ufficiale in Cina che punta a aumentare gli investimenti cinesi in Gran Bretagna e a porre le basi per un futuro accordo commerciale bilaterale con Pechino. L'importante missione all'estero però rischia di essere offuscata dalla guerra civile interna al partito conservatore. A Londra la posizione della May è sempre precaria, con 40 deputati conservatori che hanno chiesto un voto di fiducia contro la premier – servono 48 firme per arrivare a votare la mozione di sfiducia.

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