l’annuncio del governatore Yi Gang

La Banca centrale cinese: «Apertura dei mercati di capitali da giugno»

di Rita Fatiguso

(Imaginechina)

2' di lettura

Entro la prima metà dell'anno, vale a dire entro giugno, l'apertura dei mercati finanziari sarà completata. Il presidente cinese Xi Jinping affida al nuovo governatore della Banca centrale, Yi Gang, il compito di dettagliare la roadmap delle riforme ribadite ieri nel discorso indirizzato al Forum di Boao for Asia.

Yi Gang, intervenendo al Forum, ha ribadito l’eliminazione per gli stranieri del tetto alla titolarità di quote in banche, società di brokeraggio, assicurazioni, fiduciarie, fino alla rimozione totale nell'arco di un triennio, aggiungendo che i volumi autorizzati alla negoziazione delle borse di Shanghai e quella di Shenzhen quadruplicheranno, una mossa preliminare all'imminente inclusione delle blue chip cinesi nell'indice Msci.

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Non solo. Sarà attivato anche il link tra le borse di Shanghai e Londra, un versante sul quale i progetti sembravano essersi arenati.
Le borse cinesi hanno apprezzato l'intervento di Yi Gang, le blue chip dell'indice CSI300 hanno guadagnato lo 0,3 per cento a 3,938.34 punti, lo Shanghai Composite Index ha aggiunto uno 0.6 per cento situandosi a quota 3,208.08. Avvantaggiate le aziende del settore bancario e del real estate.

Mentre il Governatore Yi ha confermato la bontà del funzionamento attuale del sistema di definizione dei tassi di cambio (“In quanto alla politica monetaria -ha detto - il differenziale dei tassi di interesse con gli Stati Uniti è “in un margine confortevole” e che i tassi di deposito e di prestito diventeranno sempre più determinati dal mercato”), ha affrontato il tema degli investimenti di capitale in Cina, il cosiddetto “QDII scheme”, creato per aprire agli investimenti stranieri secondo importi prestabiliti.

A fine marzo il volume totale in dotazione ha raggiunto quota 89,99 miliardi di dollari Usa, un livello rimasto inalterato che sarà, tuttavia, aumentato. Ma saranno le regole in corso di introduzione a permettere di esprimere un maggiore potenziale, perché le quote QDII devono realmente essere impegnate, cosa non facile in presenza di lacci e lacciuoli normativi.
Yi è succeduto a Zhou Xiaochuan il mese scorso, condividendo la responsabilità di guidare l'istituto con Guo Shuqing, segretario del Partito Comunista presso la Banca centrale nonché responsabile della regolamentazione del sistema bancario e assicurativo.

Mentre le agenzie di rating globali Moody's Investors Service e Fitch Ratings ribadivano il limitato impatto delle tariffe Usa sull'economia cinese, l'annuncio di Yi Gang ha avuto l'effetto di riportare lo scontro sull'accesso ai mercati, un fronte sul quale la Cina dimostra così di essere virtuosa.

Yi ha inoltre ribadito la gradualità delle mosse, un concetto ereditato dal predecessore. La fine delle restrizioni sulla portata commerciale delle joint venture cinesi di società di titoli esteri consentirà, inoltre, agli stranieri «di operare nelle stesse aree delle loro controparti locali, mentre l'apertura allarga l'accesso al capitale straniero e riduce le restrizioni per le aziende, una regolamentazione prudente verrà applicata alle imprese in maniera ugualitaria».

Yi ha rimarcato il concetto della parità di trattamento e si è detto «fiducioso sul fatto che il mercato finanziario cinese sarà un mercato più competitivo, meglio regolamentato e che servirà anche l'economia reale molto meglio, basandosi sulla concorrenza leale e la parità di condizioni».

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