violazioni in ucraina

Sanzioni Ue alla Russia estese fino al 2019

Due poliziotti guardano una partita del mondiale russo a Sebastopoli, in Crimea (Reuters)

1' di lettura

Il Consiglio Ue, cioè il Consiglio dei ministri europei, ha esteso oggi le sanzioni alla Russia in risposta all'annessione illegale della Crimea e Sebastopoli. Le sanzioni sono estese di un anno fino al 23 giugno 2019. È quanto si legge in un comunicato dell'Ue. Le misure si applicano a persone e società residenti in Ue e includono divieto di import in Europa di prodotti originati in Crimea o Sebastopoli, di investimenti (nessun europeo o società residente in Ue può comprare immobili o entità in Crimea, finanziare società o fornire servizi) e restrizioni nei servizi al turismo.

Il Consiglio Ue decide quindi di prolungare le sanzioni alla Russia a dispetto degli annunci del ministro Salvini e di chi in Europa si augurava un ripensamento.

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Quattro giorni fa il Parlamento europeo ha chiesto alla Russia di garantire il rispetto dei diritti umani, la libertà di espressione e di riunione con una risoluzione approvata con 485 voti favorevoli, 76 contrari e 66 astensioni. Gli eurodeputati hanno chiesto anche alle autorità russe di liberare immediatamente e incondizionatamente il regista ucraino Oleg Sentsov e oltre 70 cittadini ucraini detenuti illegalmente in Russia e nella penisola della Crimea.

La risoluzione invitava gli Stati membri Ue «a restare fermi e uniti nell'attuazione delle sanzioni concordate contro la Russia e a prorogarle, prendendo in considerazione anche misure mirate contro i responsabili della detenzione e del processo dei prigionieri politici».

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