dopo le critiche sui migranti e contro israele

Diritti umani, Usa lasciano il Consiglio dell’Onu per protesta

di Marco Valsania

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2' di lettura

L’amministrazione Trump ha deciso di abbandonare formalmente da oggi lo Human Rights Council delle Nazioni Unite, accusando l’organismo internazionale sui diritti umani - che ha criticato le politiche di Washington comprese le scelte sull’immigrazione - di intollerabili pregiudizi contro Israele.

Il Segretario di Stato Mike Pompeo e l’ambasciatrice all’Onu Nikki Haley hanno reso noto che un annuncio sul ritiro americano, con effetto immediato, è programmato per questa sera dagli uffici di Foggy Bottom.

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Haley ha indicato che l’organismo, con sede a Ginevra, è responsabile di una «costante e patologica» campagna contro Israele e di atteggiamenti che «danneggiano i diritti umani».

Il 2 luglio il Consiglio ha in agenda una discussione su Israele e i territori palestinesi occupati. Altri paesi sono stati critici nei confronti dell’organismo, tra questi la Gran Bretagna, ma ne continuano a sostenere l’importanza e semmai invitato a riforme.

Lo Human Rights Council del Palazzo di Vetro, formato da 47 paesi, è stato creato nel 2006 e ha avviato la sua ultima sessione lunedì scorso. Gli Stati Uniti si erano già opposti alla sua creazione, per bocca dell’allora ambasciatore all’Onu John Bolton, oggi diventato consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca. Gli scontri tra amministrazione e Consiglio si sono però intensificati sotto Trump, che vanta una relazione particolarmente stretta con il leader israeliano Benjamin Netanyahu.

Né Israele è il solo pomo della discordia: in una delle sue prese di posizioni più recenti, l’Alto Commissario per i Diritti Umani ha criticato pesantemente e direttamente la politica sui clandestini di Trump come un «abuso ai bambini» e come «inconcepibile». Trump ha istituito la separazione delle famiglie che arrivano ai confini statunitensi in cerca di asilo o rifugio, arrestando i genitori in attesa di processarli e affidando i figli minorenni, compresi bambini di pochi anni di età, a centri di accoglienza. La politica ha suscitato forti proteste anche dentro gli Stati Uniti.

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È così possibile che la tempistica dell’annuncio della fuoriuscita dallo Human Rights Council sia stata influenzata proprio dalle recenti critiche rivolte alla Casa Bianca. Trump è noto per i suoi scatti d’ira nei confronti di consessi internazionali e multilaterali che lo criticano, compresa nelle scorse settimane la scelta di togliere la firma al comunicato congiunto del G7 in polemica con le rimostranze sui dazi statunitensi agli alleati da parte del premier canadese Justin Trudeau.

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