L’asse franco-tedesco

Macron e Merkel provano a rilanciare l’Europa: bilancio comune e più investimenti

di Riccardo Sorrentino

Macron da Merkel: migranti ed eurozona in cima all'agenda

3' di lettura

Un bilancio dell’Eurozona, un nuovo ruolo per l’Esm, un numero ridotto di commissari Ue e una serie di iniziative comuni su migrazioni, difesa, sviluppo economico, ambiente. Parigi e Berlino cercano di rilanciare l’asse franco-tedesco , per assumere la leadership in una Ue che appare in difficoltà, e lo fanno sulla falsariga delle proposte del presidente Emmanuel Macron, che a settembre scorso aveva lanciato la sfida al grande partner europeo.

Un monito all’Italia
Non senza un monito pubblico all’Italia, proprio sul tema oggi delicato delle migrazioni: «Come ho detto al presidente del consiglio Conte - ha detto Macron in conferenza stampa, dopo il Consiglio dei ministri franco-tedesco a Meseberg - risponderemo in maniera coordinata a tutte le sfide che siano poste con la volontà di cooperare, ma non risponderemo mai in modo positivi a strategie non cooperative».

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La dichiarazione di Meseberg

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«Aprire una fase nuova»
L’obiettivo dichiarato di Macron e della cancelliera Angela Merkel è quello di «aprire una nuova fase», soprattutto per Eurolandia. Più concretamente, le proposte saranno presentate al summit europeo di fine mese per essere perfezionate entro la fine dell’anno - quando dovrebbe essere firmato anche il nuovo patto dell’Eliseo tra Francia e Germania - sul piano tecnico e trovare applicazione all’inizio del 2021, dopo le necessarie modifiche ai trattati.

Un bilancio per Eurolandia
I nuovi strumenti sono due. Il nuovo bilancio dell’Eurozona, che dovrebbe essere finanziato dagli Stati e da nuove imposte - per esempio sulle transazioni finanziarie - avrà la funzione di favorire la convergenza - non solo macroeconomica, ma anche giuridica - tra i paesi dell’Unione monetaria - e la competivitità attraverso investimenti e lo sviluppo del capitale umano. Sarà inoltre valutata la creazione di un Fondo di stabilizzazione dell’occupazione. Il bilancio, ha insistito Macron, richiederà una governance, ma la sua proposta di istituire un ministro delle Finanze non compare nella dichiarazione comune.

Un backstop per Paesi e banche
L’Esm, l’European Stability Mechanism, avrà la funzione di backstop in caso di gravi difficoltà finanziarie di un singolo Paese, sia pure sulla base di una forte condizionalità. Un analogo backstop sarà previsto per le aziende di credito, ma in base al principio della neutralità finanziaria: sarà il sistema bancario a rimborsare, nel tempo, le somme utilizzate.

Immigrazione: più interventi in Africa
Sul tema delle immigrazioni, Angela Merkel ha detto che occorre «tenere cornto delle posizioni italiane, perché il paese è particolarmente colpito», dal fenomeno mentre Macron ha ricordato che i problemi non nascono a pochi chilometri dalle coste italiane, ma in Africa; ed è qui - e soprattutto in Libia - che occorre intervenire, in modo da respingere chi non ha diritto di asilo. Il modello è quello già sperimentato con la Turchia. Occorrerà lavorare - ha detto - insieme all’Onu e l’Oim.

Più personale per Frontex
La proposta di Francia e Germania è quello di aumentare i controlli delle frontiere comuni «rafforzando Frontex in termini di personale», ha detto Merkel. Nel medio periodo, l’agenzia europea per la gestione delle frontiere potrebbe ampliare il suo mandato. Restano ferme le posizioni sulla migrazione secondaria: chi ha ottenuto asilo in un paese membro non può espatriare.

Applicare gli accordi di Minsk
Francia e Germania aumenteranno la loro cooperazione militare, ma spingeranno per una difesa europea più integrata. Sulla questione dei rapporti con la Russia, intendono «facilitare l’applicazione degli accordi di Minsk» anche per «preservare l’integrità territoriale della Ucraina.

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