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A Venezia restano 12 partecipazioni fra dirette e indirette

di Barbara Ganz

(ANSA)

2' di lettura

L’ultima a tagliare il traguardo è stata la delibera del Comune di Treviso, che è andata in Consiglio venerdì 29 settembre. «In realtà di tratta semplicemente della prosecuzione del percorso già avviato dal 2014 – spiega l’assessore al Bilancio Alessandra Gazzola –. Per Actt servizi Spa, società interamente pubblica con il 71,24% del capitale detenuto dal comune, continua il processo di risanamento con l'obiettivo di una successiva liquidazione. Per quanto riguarda Save, società di gestione dell'aeroporto di Venezia che è quotata, il Comune ha deciso di aderire all'Opa e quindi cederà il proprio 2,21% al prezzo di 21 euro per azione».

Le scelte di Belluno e Rovigo
Belluno ha scelto per il mantenimento delle società partecipate che rientrano nel perimetro e nei parametri del decreto, mentre Rovigo, con delibera di revisione straordinaria in Consiglio giovedì 28, prevede per due partecipate dirette l'alienazione e per un'altra la fusione: in caso di non accoglimento da parte dei soci si andrà alla vendita del pacchetto azionario detenuto. Anche delle tre partecipazioni indirette è prevista l'alienazione, per un'altra a il recesso e in un altro caso è già in corso la procedura di fusione per incorporazione.

Ricognizione a Verona
A Verona è stata fatta «la ricognizione delle nostre partecipazioni – spiega l'assessore alle Aziende ed enti partecipati Daniele Polato –. In questi giorni, il Consiglio comunale ha approvato un documento, che evidenzia le capacità manageriali di conseguimento degli obiettivi e, in fase successiva, la programmazione di percorsi gestionali in grado di effettuare, nel triennio 2017-2019, un effettivo contenimento delle spese funzionali».

A Padova scendono a 9 le partecipate
A Padova le partecipate dirette al 23 settembre 2016 (data a cui deve far riferimento il piano di razionalizzazione), erano 10, ora scese a nove. Oggetto del piano di razionalizzazione sono anche alcune partecipate indirette (partecipate da APS Holding, società controllata dal Comune). Le aziende controllate erano due, ora il controllo, a seguito di fusione per incorporazione avvenuta a dicembre del 2016, si esercita su sola una società che fornisce servizi al Comune (pubbliche affissioni e imposta di pubblicità, sosta pubblica, cremazione, car sharing, promozione ed accoglienza turistica, etc).

A Venezia restano 12 partecipazioni
A Venezia le partecipazioni oggetto di ricognizione, fra dirette e indirette, sono 30. Le società controllate direttamente e indirettamente sono 16. Il Sistema delle partecipazioni è costituito da tre Gruppi di società che operano nel settore della mobilità, della gestione dei Rifiuti e nel servizio idrico integrato e infine nella gestione del Casinò; a queste si aggiungono due società che operano nel settore dei servizi strumentali (sistema informativo comunale e lavori pubblici) e altre due partecipate che svolgono la propria attività nel campo immobiliare e nella gestione di stabilimenti balneari. La strada tracciata porta a 18 società oggetto di misure di razionalizzazione; ne resterebbero 12, fra partecipazioni tra dirette e indirette. E si procede con le dismissioni, «seguendo i dettami di legge ma al tempo stesso ma ragionando – sottolinea l'assessore Michele Zuin – Per quelle di maggiore dimensione serve il tempo necessario a gestire la cosa senza creare ripercussioni negative sui bilanci comunali né sulle società stesse».

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