convegno giovani di Confindustria

Giovani imprenditori: «Far crescere le imprese che si presentano sui mercati»

di Nicoletta Cottone

Il presidente dei giovani di Confindustria Alessio Rossi

5' di lettura

«Tutti i giorni in cui lavoriamo cerchiamo di andare “oltre”». Alessio Rossi, presdiente degli industriali under 40 di Confindustria ha concluso così la seconda e ultima giornata del convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria a Capri, intitolato proprio 'Oltre. L'Italia nel mondo, il mondo in Italia'. Un titolo evocativo quello della kermesse degli under 40, per indicare che bisogna andare «oltre la strada già tracciata», ricordando che «dalle ali di Leonardo Da Vinci al design, c’è un’Italia che esporta se stessa col fascino immortale delle proprie idee». Già ieri Rossi aveva sottolineato che l'Italia non può fare «il gioco dell'oca», il Paese deve andare avanti sulla strada della crescita e delle riforme, senza che il «rischio politico» apra a una nuova fase di «difficoltà finanziaria». Due gli hashtag scelti: #Capri17 e #oltre.

Boccia: nella manovra non depotenziare le riforme
Nel suo intervento il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ha detto che se «la manovra tracciata dal Governo non smonta le riforme fatte», ed «è evidente che non c'erano grandi aspettative date le risorse», per Confindustria «adesso occorre lavorare, nel confronto elettorale che ci sarà su un piano di legislatura di medio termine che non depotenzi le riforme che stanno dando effetti sull'economia reale ma che vada avanti su un piano di medio termine che aiuti il Paese a crescere». Questo anche «perché quello che emerge con chiarezza in Italia ed in Europa è che solo la attraverso la crescita si riduce il debito e si contrastano diseguaglianze e povertà. Altri concetti e pensieri economici - avverte Boccia - non mi sembra che vadano in questa direzione». L’idea, ha spiegato il numero uno degli industriali «è molto chiara, è quella di una Italia centrale tra Europa e Mediterraneo, una Italia che non sia periferia d'Europa ma un Italia che coniughi la sua posizione geopolitica in una grande dimensione geoeconomica». Nel dibattito elettorale e verso un nuovo Governo, ha detto Boccia, «evitiamo di fare politiche che sono belle però poi nessuno ci racconta poi con quali risorse» portarle avanti. Con il prossimo Governo, sottolinea Boccia, «evitiamo di avere un periodo in cui andiamo a buttare alle ortiche tutto quello che abbiamo fatto fino a oggi».

Loading...

Padoan: senza crescita delle imprese non c’è crescita del lavoro
Questa manovra «pone le imprese nella condizione di investire» ha detto in un videomessaggio registrato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Ha sottolineato che la legge di bilancio «si colloca in un solco iniziato anni fa, con questo governo e quelli precedenti, che ha sempre posto l'impresa al centro del motore della crescita, come sostegno al prodotto interno lordo che sta aumentando e si sta rafforzando nella sua qualità. Ma evidentemente anche all'occupazione: senza crescita delle imprese non c'è crescita del lavoro». La legge di bilancio «allunga l'orizzonte temporale della stabilità e della sostenibilità della crescita, pone una pre-condizione essenziale per gli investimenti».

Gentili: far crescere le imprese che si presentano sui mercati
Il direttore del Sole 24 Ore Guido Gentili, aprendo la seconda giornata della kermesse, ha messo in luce «l’intraprendenza delle imprese italiane e la capacità di stare sui mercati» e ha sottolineato che «l’internazionalizzazione è alta, ma è necessario far crescere le imprese che si presentano sui mercati». Ha invitato con la legge di bilancio per il 2018 a non cambiare «le cose che funzionano».

Cipolletta: le imprese hanno bisogno di capitali nostrani
Le imprese italiane devono guardare all'estero, certo, ma anche bisogno di capitali nostrani. «Ci sono 220 miliardi della previdenza integrativa praticamente bloccati - ha sottolineato il presidente del Fondo Italiano d'investimento, Innocenzo Cipolletta - che finanziano pochissimo le aziende italiane. Dobbiamo andare da questi istituti e portarli a investire anche sul private equity e sul venture capital che viene molto spesso sostenuto dai fondi pensione stranieri e non da quelli italiani. E questo è un assurdo».

Alfano, Italia tornata in carreggiata sulla strada crescita
«In questi anni abbiamo messo l’Italia nella direzione giusta, l'abbiamo rimessa in carreggiata sulla strada della crescita. Impiegheremo gli anni a venire per non andare nuovamente fuori strada», ha affermato nel suo intervento il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, evidenziando che «negli anni della crisi abbiamo avuto una straordinaria capacità di internazionalizzare ed esportare: negli anni in cui l'Italia ha vissuto il periodo più buio, il 2008-2016, ha esportato per il 13%. È stato preso fuori quell'ossigeno che non c'era dentro». Ha sottolineato che «oggi siamo a un livello di export che raggiunge il 30% del Pil, le nostre esportazioni stanno crescendo nei primi mesi del 2017 con una percentuale vicina al 10%: i dati importanti sono questi per il nostro Paese». E ha rimarcato alcuni dati: «la crescita dell'1,5%, dal negativo che era», così come «gli investimenti dall'estero, da 19 miliardi di dollari a 29 miliardi nell'ultimo anno».

Bono: investire nelle scuole, premiare chi produce ricchezza
L’ad di Fincantieri Giuseppe Bono dal palco dei giovani imprenditori di Capri ha sottolineato che «bisogna investire nelle scuole, premiare chi produce ricchezza». È scattato l’applauso della sala quando ha detto che «nonostante la disoccupazione giovanile non si trovano giovani specializzati». Trovare un saldatore è un’impresa. «Abbiamo perso quasi completamente le scuole professionali che formano i giovani», ha sottolineato. Ha parlato delle difficoltà di trovare garanzie al credito, della necessità di semplificare le procedure per fare impresa.

Ricci: portare al 50% le imprese che esportano
Simest aiuta le imprese nel processo di internazionalizzazione - 240 partecipazioni in portafoglio - «come partner silenzioso», ha detto Alessandra Ricci, amministratore delegato di Simest. E ha sottolineato che «bisogna fare sempre fare di più per portare dal 30 al 50% le imprese che esportano», che «serve una crescita dimensionale delle imprese».

Liborio: paese che premia la resilienza, la tenacia, la flessibilità
L’ambasciatore d’Italia degli Emirati Arabi Liborio Stellino ha sottolineato come gli Emirati Arabi premino «la co-partecipazione a uno sviluppo condiviso». Per loro le imprese italiane «rappresentano fonte di know how per l’economia regionale del golfo». E ha ricordato che si tratta di «Un Paese complesso, dove ci sono negoziatori raffinati, ma è un Paese che premia la resilienza, la tenacia e la flessibilità».

Serve un governo «utile»
Serve ha detto ieri il presidente degli imprenditori under-40, Alessio Rossi, nella relazione di apertura del tradizionale appuntamento d'autunno, un Governo “utile”.

Non smontare la riforma del lavoro
Le riforme, ha detto ancora Rossi, che «stanno portando l'Italia fuori dalla crisi sono un passo avanti da non rimettere in discussione». E «chiunque vinca» non deve fare passi indietro. Non bisogna «smontare» la riforma del lavoro, insistono, ma «completare gli interventi sulle politiche attive e le misure per favorire ulteriormente l'inserimento dei giovani, in particolare al Sud».

Hanno difeso il Jobs act e indicato uno 'scambio' tra pensioni d'oro e sgravi per le assunzioni dei giovani. Ieri alla manifestazione ha partecipato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che ha invitato gli imprenditori a scendere in campo e ha promesso, se vincesse le elezioni, meno tasse e burocrazia e più sicurezza.

Riproduzione riservata ©
Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti