LA NOMINA DEL GOVERNATORE

Bankitalia: Renzi, chi sbaglia paga ma rispetterò Visco

di Redazione Online

Nella foto il segretario del Pd Matteo Renzi con il Capo dello Stato Mattarella e il premier Gentiloni

2' di lettura

Il Governatore Ignazio Visco si avvia verso la riconferma al vertice di Bankitalia e il segretario del Pd Matteo Renzi chiarisce: «Chi sbaglia paga ma rispetterò Visco». Questa mattina l’ex premier è intervenuto in collegamento dalla stazione di Ariano Irpino con la trasmissione radiofonica Circo Massimo su Radio Capital. «Rispetto la filiera istituzionale e il nome che oggi verrà dato avrà tutto il nostro rispetto istituzionale», ha detto, aggiungendo che «nel merito però dico che in questi sei anni il sistema di vigilanza non ha funzionato e Bankitalia è stato un punto di debolezza. Chi sbaglia paga e visto che si va a scadenza del governatore... Se Visco viene rinnovato dura 12 anni come nemmeno Obama. Mi auguro almeno che i prossimi sei anni siano migliori».

Il 75% del Parlamento con il Pd, io dalla parte giusta
Renzi ha ricordato che «il 75% del Parlamento ha votato la mozione Pd. Il Pd ha fatto benissimo a presentarla. Quando tra dieci anni si parlerà delle banche italiane, potrò dire ai miei amici e ai miei figli che siamo stati dalla parte giusta».

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Con Gentiloni opinione diametralmente diversa
Il segretario del Pd ha ammesso che «con Gentiloni abbiamo un’opinione diametralmente diversa su Banca d’Italia», ma ha anche aggiunto che «abbiamo avuto idee diverse sul rapporto con l’Europa e altre questioni». Quanto alle ombre evocate dall’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano («Gentiloni è stato sottoposto a forti pressioni», ha detto nell’intervento al Senato di ieri ndr ) «non è la prima volta che Napolitano esprime valutazioni di profondo dissenso rispetto al Pd - ha ricordato -. Tuttavia ho una stima enorme per lui e quando sento Di Battista insultare Napolitano dandogli del vigliacco, mi vergogno per Di Battista. Al presidente emerito si deve assoluto rispetto. Nel merito, non la penso come lui. Mettere la fiducia è un atto assolutamente legittimo».

Con 40% governiamo, in coalizione vedo Pisapia
Renzi ha parlato anche della legge elettorale che ieri in Senato ha retto ai cinque voti di fiducia, con i verdiniani decisivi in due votazioni. L’ex presidente del Consiglio ha negato che con il Rosatellum 2.0 si va verso una grande coalizione Pd-Forza Italia. «Questo lo dite voi - ha affermato -. È evidente che prendere il 40% è difficilissimo - aggiunge -, lo abbiamo preso alle europee ed è stata una vittoria, lo abbiamo preso al referendum ed è stata una sconfitta. Se prendessimo, in coalizione - continua l’ex premier -, il 40% alle politiche avremmo il modo di governare il Paese da soli. Nella coalizione vedo Pisapia, le forze del centrosinistra, socialisti, verdi, Italia dei valori».

Ala? non c’è nuova maggioranza
Il Pd con Ala è una nuova maggioranza anche per la prossima legislatura? «Assolutamente no - ha chiarito Renzi -. Quando Verdini è stato decisivo nel voto sulle unioni civili non siete stati così scandalizzati. Vi stupite che sulla legge elettorale ci sia un accordo con Fi e Lega ma la legge elettorale si vota con chi ci sta, anche con le opposizioni, ci abbiamo provato anche sulle riforme costituzionali, prima che Berlusconi cambiasse idea».

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