camusso: 2 dicembre mobilitazione

Ape social, governo: dal 2018 requisiti più ampi per donne con figli

di A. Gagliardi e M. Rogari

(ANSA)

4' di lettura

Allargamento dei requisiti di accesso all’Ape social per le lavoratrici con figli (oltre il bonus contributivo di 6 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni, già previsto in manovra), ma solo utilizzando i risparmi 2017. Impegno di principio su interventi a favore della «sostenibilità sociale dei trattamenti pensionistici destinati ai giovani». Allargamento delle maglie dei siderurgici, («di prima e seconda fusione e del vetro addetti ai lavori ad alte temperature non già ricompresi tra gli usuranti»), così come chiesto dalla Uil, inseriti nelle 15 categorie di lavoratori gravosi esentati dall’aumento automatico dall’età pensionabile. Sono le novità principali contenute nella versione definitiva del piano del governo sulle pensioni presentato ai sindacato nell’incontro (l’ultimo in agenda) a Palazzo Chigi.

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No della Cgil, ok di Cisl e Uil
La Cgil, al termine del faccia a faccia, ha confermato con il segretario Susanna Camusso il giudizio di «grande insufficienza» sulla proposta del governo sulla previdenza e ha indetto una prima mobilitazione del sindacato per il due dicembre. Positivo il giudizio invece del segretario della Cisl Annamaria Furlan («Riteniamo che la sintesi del lavoro svolto da tanti mesi sia assolutamente positiva, diamo un giudizio positivo del percorso e del lavoro fatto»). Ok anche dalla Uil. Per il segretario Carmelo Barbagallo, «se partiamo dalla valutazione che le risorse sono scarse, abbiamo fatto il massimo possibile con le condizioni economiche date».

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Poletti: emendamento su pensioni nella legge di Bilancio
«Ritengo sia significativa la dichiarazione di volontà del Governo di mantenere aperta la riflessione sulla situazione previdenziale dei giovani e sulle donne, due temi su cui vogliamo mantenere aperta una possibilità di dialogo e di riflessione» ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al termine del tavolo sulle pensioni a Palazzo Chigi. Poletti ha poi confermato che il governo presenterà le misure sulla previdenza contenute nel documento presentato ai sindacati come emendamento alla legge di Bilancio.

Gentiloni: pacchetto rilevante e sostenibile
«Siamo convinti che nell'ambito di una Legge di Bilancio che già, pur con risorse limitate, viene
incontro a numerose esigenze sociali e espresse dal mondo del lavoro, abbiamo messo insieme in queste tre settimane un pacchetto di misure molto rilevante e sostenibile. Più sostegno il pacchetto avrà dalle forze sindacali più sarà forte nel trovare spazio compiuto nella Legge di Bilancio». Così il premier Paolo Gentiloni, durante l'incontro con Cgil, Cisl e Uil sulle pensioni, secondo quanto si apprende da fonti presenti alla riunione. Anche Gentiloni ha confermato che il Governo inserirà il pacchetto delle misure sulla previdenza in un emendamento alla legge di Bilancio.

Camusso chiede incontro urgente ai capigruppo
Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, al termine dell'incontro di oggi a Palazzo Chigi tra Governo e sindacati sul sistema previdenziale, ha inviato una lettera a tutti i presidenti dei gruppi parlamentari per richiedere un incontro urgente. Lo rende noto la Cgil. «In vista del prossimo avvio dei lavori parlamentari sulla Legge di bilancio - si legge nella missiva - siamo a richiedere un incontro urgente per poter esporre le nostre considerazioni e le nostre proposte in particolare sulle norme che riguardano il lavoro e la previdenza»

Il piano del governo con le esenzioni per i «gravosi»
Il pacchetto pensioni presentato oggi dal governo ai sindacati ricalca quello già illustrato dal premier Paolo Gentiloni sabato scorso a Cgil, Cisl e Uil, con l’esenzione di 15 categorie di lavori gravosi dall’aumento automatico della soglia per le pensioni di vecchiaia e anche per quelle anticipate e la revisione del meccanismo di calcolo dell’aspettativa di vita. Il piano fino a ieri sera è stato oggetto di limature, anche con la speranza di trovare in extremis un'intesa di massima pure con la Cgil. Che però, come previsto, è sfumata.

Dal 2018 platea allargata per Ape social
Nel piano del governo, come anticipato oggi dal Sole 24 Ore, è previsto anche che nel 2018 la platea dell'Ape sociale sarà più ampia. Con i risparmi sul primo anno di utilizzo, da quantificare entro la fine dell'anno per confluire in un fondo ad hoc, il prestito ponte ora previsto in via sperimentale per i lavoratori in condizioni disagiate e per 11 categorie di lavori gravosi sarà esteso (a partire dall’inclusione delle quattro categorie di mansioni faticose esentate dall'aumento automatico dell'età pensionabile a 67 anni). Previsto anche l’allargamento dei requisiti di accesso alle prestazioni per le lavoratrici con figli. Si conferma l'obiettivo di «consentire la proroga e in prospettiva la messa a regime» dell'Ape social, al termine del periodo di sperimentazione (nel 2018), grazie all'istituzione di un fondo ad hoc «dei risparmi di spesa».

Priorità discussione trattamenti giovani
Il Governo concorda inoltra sulla necessità di proseguire il dialogo con i sindacati al fine di affrontare le problematiche inserite nella “fase due” del confronto sulla previdenza. In particolare l'Esecutivo concorda sulla necessità
di «dare priorità alla discussione» sulla «sostenibilità sociale dei trattamenti pensionistici destinati ai giovani al fine di assicurare l'adeguatezza delle pensioni medio-basse nel regime contributivo con riferimento sia alla pensione anticipata che alla vecchiaia».

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