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Roma, Ama: si dimette il dg Bina, interim a presidente e ad

di Redazione Online

(ANSA)

2' di lettura

Non c'è pace per l'azienda dei rifiuti romana Ama. Il direttore generale dell’Ama Stefano Bina si è dimesso e il Cda ha preso atto delle sue dimissioni. È quanto si apprende da fonti della municipalizzata dei rifiuti di Roma. L’incarico verrà ricoperto ad interim dal presidente e amministratore delegato, Lorenzo Bagnacani. Il Cda di Ama Spa, si legge in una nota della municipalizzata, «ha preso atto delle dimissioni rassegnate dal Direttore Generale, ingegner Stefano Bina, per motivi strettamente personali. Tali dimissioni sono diventate
effettive dalla giornata di oggi. Il Presidente e Amministratore Delegato Lorenzo Bagnacani ringrazia, anche a nome del Consiglio di Amministrazione, l'ingegner Bina per il lavoro svolto ed assume, a partire da oggi, le responsabilità ad interim della direzione generale».

I cambi ai vertici Ama
Prima di Bina altri manager hanno lasciato l'azienda. Alessandro Solidoro,
amministratore unico, si dimise nel settembre del 2016 lo stesso giorno che la giunta Raggi perse l'assessore al bilancio Marcello Minenna. Solidoro aveva preso il posto di Daniele Fortini, amministratore delegato di Ama, che ebbe un duro scontro con l'allora assessore all'ambiente Paola Muraro, dimessasi anche lei per guai giudiziari. Nel maggio 2017 invece Antonella Giglio, amministratore unico che prese il posto di Solidoro fu licenziata ed estromessa dal cda.

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I movimenti ai vertici Atac
Movimentata la situazione anche nell’Atac, l’azienda dei trasporti capitolina. Lo scorso luglio Bruno Rota ha rassegnato le dimissioni. È stato il secondo Dg della partecipata dei trasporti ad abbandonare, dopo Marco Rettighieri. In carica dal 18 aprile, l'ex direttore generale della milanese Atm, voluto dall'assessore alle Partecipate Massimo Colomban (anche lui uscito) con il placet di Davide Casaleggio, era stato incoronato dal M5S come il possibile salvatore di Atac. Ma i rapporti con il vertice politico si erano deteriorati prestissimo. Al suo posto è stato nominato Paolo Simioni come nuovo presidente, amministratore delegato e direttore generale. È stato lui a presentare in tribubale l’istanza di «concordato preventivo in continuità» per Atac.

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